La holiday season si avvicina e i retailer studiano la propria strategia. Più ore di lavoro, retribuzione più alta e flessibilità sono gli ingredienti della ricetta di Target, in vista della maggiore affluenza di clienti prevista sia online sia in store.
Se Macy’s ha dichiarato l’intenzione di assumere 76mila nuovi lavoratori in vista della stagione di shopping più attesa dell’anno, il retailer australiano ha annunciato di voler adottare un approccio diverso nella gestione del personale: le circa 300mila persone attualmente impiegate nelle sedi della catena di discount lavoreranno, complessivamente, 5 milioni di ore in più durante le festività, con un investimento di oltre 75 milioni di dollari (circa 64,2 milioni di euro) di retribuzione supplementare.
Target prevede a latere di assumere anche 100mila dipendenti stagionali, ma si tratta di un numero inferiore ai 130mila degli ultimi due anni, puntando invece sul potenziamento dell’organico già esistente all’interno dell’azienda in una direzione sempre più ‘smart’.
“La pandemia ha evidenziato le esigenze di flessibilità dei membri del nostro team”, ha spiegato Melissa Kremer, chief human resources officer di Target. Già quest’estate il rivenditore d’oltreoceano aveva compiuto dei passi in questa direzione, lanciando un’app per consentire ai propri dipendenti di prenotarsi per gli straordinari, scegliere gli orari e scambiare con i colleghi i turni di lavoro, in modo da permettere loro di conciliare il lavoro con gli impegni, spesso anche onerosi (come lo studio o la gestione di una famiglia), della vita privata.
Kremer, inoltre, ha spiegato alla Cnbc che la strategia di affidare ore extra di lavoro ai dipendenti risponde anche al proposito di trattenere il personale di qualità ripagandolo con l’impegno, intrapreso già prima della pandemia, di aumentare il salario minimo aziendale. A luglio era entrata in vigore la paga ‘iniziale’ da 15 dollari l’ora (circa 12,8 euro).
Il personale è diventato una sfida chiave. Consolidare l’organico interno senza investire in nuove assunzioni o in un supporto stagionale (più difficile da reclutare), sembra essere una strategia abbastanza condivisa, stando alla società di consulenza Korn Ferry, che potrebbe però tradursi in un servizio meno efficiente. Mark Schindele, responsabile degli store di Target, ha spiegato che molti lavoratori hanno richiesto ore aggiuntive e orari più stabili, che in alcuni casi li hanno qualificati per l’assicurazione sanitaria e altri benefici. Un altro gruppo cercava invece orari più flessibili, in modo da potersi destreggiare con le incombenze della vita privata. In generale, i dipendenti lavorano il 15% in più rispetto a un anno fa, e il trend non sembra destinato a cambiare.
Per i retailer quella che si avvicina sarà una stagione impegnativa, ma potenzialmente redditizia, con un incremento nelle vendite di novembre e dicembre di almeno il 7% su base annua, secondo le stime di Bain & Co., Deloitte e Mastercard SpendingPulse. Tuttavia, gli analisti del settore mettono anche in guarda i clienti dalla carenza di ‘affari’ a cui tradizionalmente è votato lo shopping festivo, con in generale un assortimento meno performante a causa di ritardi nelle spedizioni e scorte inferiori alla norma per vita degli impedimenti che stanno osteggiando le supply chain a causa del Covid.