Volge al termine la parabola di Pegasus Europe, la Spac lanciata due anni fa dall’ex CEO di Unicredit, Jean Pierre Mustier, e Diego De Giorgi, ex head of global investment di Bank of America. Nel parterre di investitori spicca il miliardario Bernard Arnault, numero uno di Lvmh, con la sua holding Financière Agache.
Alla base del fallimento, che si traduce nell’avvio della liquidazione, con il rimborso agli azionisti di quanto versato, ci sarebbe un mancato target su cui investire le risorse raccolte. La proposta verrà fatta agli azionisti il prossimo 2 maggio, in occasione dell’assemblea generale.
Pegasus Europe, questo il nome della Spac, era stata quotata nel 2021 alla Borsa di Amsterdam con l’obiettivo di acquisire una società di servizi finanziari ed era sostenuta anche da un altro sponsor istituzionale, il francese Tikehau Capital. Aveva raccolto 484 milioni di euro due anni fa, con un termine fissato a 24 mesi per l’acquisizione e la fusione.
Una special purpose acquisition company (Spac, appunto) è un veicolo di investimento costituito per raccogliere capitali sul mercato attraverso la quotazione in Borsa; i capitali raccolti nella Ipo sono destinati ad essere impiegati per un’operazione di acquisizione di una società target. Nel caso di Pegasus Europe, come osserva il Financial Times, la società ha puntato sul settore europeo dei servizi finanziari, considerandolo maturo anche a fronte del proliferare di startup tecnologiche nel comparto. Tuttavia è stato impossibile per la Spac trovare un target adeguato e al giusto prezzo.
L’operazione che ha visto coinvolta la holding di Arnault era sorta in un momento fortunato per le Spac: a stretto giro, il facoltoso imprenditore era stato seguito da François Pinault, fondatore del colosso del lusso Kering, anch’esso affiancatosi a un veterano del settore bancario acquistando una partecipazione nella blank-check firm, Freedom Acquisition I Corp, dell’ex chief executive officer di Credit Suisse Group AG, Tidjane Thiam.