Trimestre sostanzialmente stabile per Pandora. Nei primi tre mesi dell’anno, il player danese della gioielleria ha registrato una crescita organica dell’1%, con ricavi per 5,85 miliardi di corone (783 milioni di euro). La crescita like-for-like è dello 0 per cento. L’ebit è sceso dagli 1,31 miliardi di corone del Q1 2022 a 1,25 miliardi. Il margine ebit è al 21,5% in diminuzione di 1,5 punti percentuali rispetto al Q1 2022, a causa del phasing di ricavi e costi. Il margine ebit dell’intero anno, spiega Pandora, sarà sostanzialmente in linea con quello del 2022.
“Abbiamo iniziato bene il 2023 con una crescita resiliente e margini solidi – ha commentato Alexander Lacik, presidente e AD di Pandora -. I nostri investimenti per risollevare il brand stanno dando i loro frutti, con buone performance nel nostro business di punta ‘Moments’ e forti risultati dalle nuove piattaforme, ‘Timeless’ e ‘Pandora ME’. È chiaro che siamo sempre più il brand di gioielli preferito, in particolare nelle occasioni regalo. Le prospettive macroeconomiche rimangono incerte, ma siamo fiduciosi nella nostra capacità di adattarci e di prosperare, come abbiamo dimostrato negli ultimi trimestri”.
Per il brand i mercati chiave rimangono quelli europei, con la Germania che evidenzia una crescita like-for-like dell’11 per cento. La performance negli Stati Uniti è rimasta stabile su base sequenziale, con un -7% nonostante tassi di conversione leggermente più bassi. La società ha inoltre notato una graduale ma continua ripresa in Cina dalla riapertura di gennaio scorso: nell’Ex Celeste Impero la crescita like-for-like è in territorio positivo dalla fine di marzo.
Per l’anno in corso, la guidance di crescita organica è stata aggiornata nella forchetta “da -2% a +3%” (precedentemente tra il -3% e il +3 per cento), mentre l’outlook per il margine ebit rimane invariata a “circa il 25 per cento”. Il trading attuale nel Q2 2023 risulta “resiliente”, con trend simili a quelli del Q1 2023.
In mattinata le azioni di Pandora perdevano l’1,25% alla Borsa di Copenaghen.