I profitti di Pandora battono le stime nell’ultimo trimestre dell’anno, ma non scostano il produttore danese di gioielli da stime caute sul 2021. Nel Q4 il brand di preziosi ha registrato ricavi in aumento del 4% a 7,89 miliardi di corone (poco più di un miliardo di euro), sostenuto soprattutto dall’online (la cui crescita organica è impennata a +104%), che oggi genera il 32% del giro d’affari. I risultati sono in linea con quanto ipotizzato, a livello preliminare, all’inizio di gennaio. Nei tre mesi il profitti di Pandora sono aumentati da 1,74 a 1,79 miliardi di corone, superando le attese del consensus FactSet, ferme a 1,57 miliardi. Nell’intero anno i ricavi del gruppo guidato da Alexander Lacik sono scesi da 21,8 a 19 miliardi di corone danesi, -11% a livello organico.
Il CEO di Pandora ha parlato del 2020 come anno che ha, ovviamente, registrato una disruption significativa legata alla crisi ineescata dal Covid-19, ma ha espresso soddisfazione per la “performance molto forte” dell’azienda, che ha “guadagnato quote di mercato in molti Paesi”.
La società, nota per i suoi bracciali, anelli, orecchini e charms e presente in circa 7.300 location in tutto il mondo, ha affermato che il Covid-19 ha generato un’elevata incertezza anche sulle prospettive 2021, anno in cui, al momento, prevede però di confermare il tren di crescita del Q4. Nel dettaglio, Pandora prevede di tornare a una crescita della top-line nell’anno in corso. Escludendo l’impatto di Covid-19, l’outlook inquadra una crescita organica “sopra il 14%” (pari a “sopra il 2%” rispetto al 2019). Includendo, invece, un presunto impatto del -6% causato dalla pandemia, la guidance di crescita organica è prevista “sopra l’8%” (pari a “sopra il -3%” rispetto al 2019).