Pandora perde terreno in Borsa, penalizzata da una crescita delle vendite nei suoi store inferiore alle attese. Il player danese della gioielleria ha chiuso il Q3 del 2021 con vendite per 4,73 miliardi di corone danesi (circa 636 milioni di euro), a +14% rispetto allo stesso periodo di un anno fa e superando le stime di 4,67 miliardi di corone di un consensus di analisti fornito dalla stessa società. A deludere è stato il +5% evidenziato dalla rete di negozi Pandora, quando il mercato aveva ipotizzato un +14 per cento. Nella giornata di ieri il titolo del gruppo è arrivato a pedere quasi 5 punti percentuali alla Borsa di Copenaghen.
L’ebit trimestrale si è attestato a 957 milioni di corone, superiore ai 917 milioni stimati dagli analisti, con un margine ebit del 20,2 per cento.
Nei 9 mesi l’azienda ha registrato ricavi per poco meno di 14,4 miliardi di corone, in progressione del 32 per cento.
“La crescita dei ricavi e il margine ebit – si legge nella nota di Pandora – sono stati trainati dalla forte performance negli Stati Uniti e da un miglioramento sequenziale in Europa, con l’allentamento delle restrizioni connesse al Covid-19”.
Nel full year, Pandora prevede una crescita delle vendite organiche del 18-20%, in rialzo rispetto all’outlook precedente (+16-18%), e un margine ebit del 24-24,5%, superiore alle precedenti attese di 23-24 per cento. La stima è tuttavia inferiore alla previsione media (24,6 per cento) compilata il mese scorso dagli analisti.