Pandora balza in Borsa forte di un sell-out “da record” nel quarto trimestre dell’anno, a +12% rispetto al 2019. Il gruppo danese della gioielleria, nell’ultimo trimestre dell’esercizio fiscale, ha registrato vendite totali per oltre 9 miliardi di corone danesi (circa 1,2 miliardi di euro), in progressione del 14%, e un profitto netto di 1,9 miliardi di corone, in crescita del 6,1 per cento. Nel full year 2021 la crescita organica di Pandora è stata del 23%, con ricavi che sfiorano i 23,4 miliardi di corone, e un ebitda margin che passa dal 20,4% al 25 per cento.
“Il 2021 per Pandora – ha spiegato a Pambianconews Massimo Basei, general manager Southern Europe, Middle East & Africa di Pandora – è stato un anno straordinario e siamo davvero molto soddisfatti dei risultati annunciati oggi, che di fatto confermano non solo il solido brand momentum che stiamo vivendo, ma che i nostri piani e strategie di crescita annunciati lo scorso anno stanno procedendo nella strada giusta. Le revenue a livello globale sono state sia nel Q4 che per l’intero anno 2021 le più alte di sempre e anche il sell-out totale ha raggiunto livelli storici nel Q4, il che significa che la nostra posizione di leadership è sempre più solida. Moments si conferma la collezione più apprezzata seguita da incoraggianti risultati di altre piattaforme come Pandora ME volte a conquistare le nuove generazioni”.
A livello geografico, continua la forte crescita negli Stati Uniti (principale mercato di Pandora) con un aumento del sell-out del 39% rispetto al Q4 2019; viene invece definita “insoddisfacente” la performance della Cina, influenzata negativamente dal Covid-19: nell’Ex Celeste Impero il sell-out perde 39 punti percentuali rispetto al Q4 2019.
“L’Italia – ha aggiunto Basei – continua ad essere un mercato chiave contribuendo in maniera significativa ai grandi risultati del gruppo. Si conferma infatti il 3° mercato al mondo per Pandora con un fatturato full year 2021 pari a 328 milioni di euro, che equivale a una crescita organica pari a +21% sul 2020 e +8% sul 2019″. Nonostante un inizio anno 2021 in salita fortemente impattato da chiusure per Covid, il mercato italiano è stato protagonista di un significativo recupero. “Ci siamo mossi con rapidità e audacia – ha spiegato Basei – sfruttando tutte le potenzialità di vendita in negozi fisici e online e continuando a investire per un futuro sempre più omnicanale: nel 2021 siamo stati tra i primi mercati a implementare nuove strategie di business quali il servizio click & collect o la possibilità personalizzare tramite incisione charm sia sul nostro e-store (servizio che ha raggiunto a dicembre il 7% delle vendite online) sia in alcuni negozi fisici. Abbiamo inoltre inaugurato un nuovo store concept, sempre più volto all’omnicanalità e presente solo in Italia, UK e Cina”.
Pandora punta a una “crescita organica del 3-6%” nel 2022. II gruppo ha riconfermato anche l’obiettivo del 5-7% di crescita organica nel periodo 2021-23 comunicato in occasione del Capital Markets Day, aumentando così l’absolute revenue target per il 2023 di 1,9-2,2 miliardi di corone a 27,0-28,1 miliardi di corone.
“Le nostre parole chiave per il futuro sono: personalizzazione, omnicanalità, sostenibilità e inclusione. Iniziamo questo 2022 forti dei risultati ottenuti fino ad ora e con obiettivi e strategie chiare e sfidanti”, ha concluso Massimo Basei.
Infine, il consiglio di amministrazione di Pandora ha deciso di lanciare un programma di riacquisto di azioni, in base al quale il player della gioielleria riacquisterà azioni proprie per un valore massimo di 3,3 miliardi di corone danesi a partire dal 9 febbraio 2022 fino al 3 febbraio 2023, entrambi i giorni inclusi. Lo scopo del programma è quello di “ridurre il capitale azionario della Società e di soddisfare obblighi derivanti dai programmi di incentivi aziendali”.
In mattinata le azioni di Pandora guadagnavano oltre 6 punti percentuali alla Borsa di Copenhagen.