Il 2006 sarà un'altra annata d'oro per i marchi italiani dello sportswear. Il settore archivia un 2005 con ricavi per 5.195 milioni (+10% risetto all'anno precedente) e utili per 312 milioni (+6%) e quest' anno andrà meglio visto che, secondo le previsioni di Pambianco Strategie di Impresa, il valore del business arriverà a 5,8 miliardi (+12%). «Il 2005 è andato bene e il 2006 andrà meglio, sottolinea Carlo Pambianco, presidente dell'omonima società, perché il mercato sta tornando a correre».
C'è anche un pugno di aziende che riesce a fare meglio della media del comparto, mettendo a segno delle crescite che sono arrivate al 40%. Al primo posto in termini di incremento di fatturato c'è la trevigiana Replay, che grazie al suo total look casual lo scorso anno ha guadagnato un +40,8% del business e raggiunto quota 326 milioni. Seguono la Harmont & Blaine, i cui ricavi (20 milioni) sono saliti di quasi il 40%, Guru di Matteo Cambi è arrivata a 90 milioni (+36%) e precede la Blue Line 70 milioni e un +18,4% sul 2004.
In termini di fatturato al primo posto, con 1,1 miliardi, svetta «Only the brave» del gruppo Diesel guidato da Renzo Rosso. Seguono Sixty (603 milioni), Replay (326), Meltin' Pot di Cosimo Romano per finire con i 152 milioni di Gas jeans. Queste cinque aziende complessivamente hanno registrato un fatturato 2005 di 2,4 miliardi (+9,6%) e utili per 192 milioni (+8%) rispetto ai 155 del 2004.
La stragrande maggioranza ha una spiccata connotazione familiare nella proprietà che poi si rispecchia nel management e per tutte ormai il mercato italiano si è fatto troppo stretto. Così, per continuare a crescere, puntano sull'apertura di negozi con le proprie insegne e a conquistare nuove nicchie nei mercati internazionali.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/05/06 a cura di Pambianconews