Ovs ha chiuso l’esercizio 2021-2022 (terminato il 31 gennaio 2022) con un utile netto rettificato di 44,8 milioni di euro, contro il risultato negativo per 4,8 milioni al 31 gennaio 2021. L’ebitda rettificato è stato pari a 147,2 milioni, in aumento di oltre 74 milioni rispetto al 2020, con un ebitda margin al 10,8% (7,2% nel 2020). I ricavi sono aumentati del 33,4% a 1,359 miliardi di euro, dato in linea con la performance pre-Covid del 2019.
Forte di un bilancio positivo, Ovs torna al dividendo e il cda proporrà all’assemblea dei soci il pagamento di 0,04 euro per azione. Anche gli investimenti netti, pari a 77,3 milioni di euro, sono ritornati ai livelli ordinari pre-pandemia.
La quota di mercato di Ovs è salita al 9,3%, rispetto all’8,4% del 2020.
“Nonostante un contesto esterno ancora sfavorevole – ha commentato l’AD Stefano Beraldo -, alla luce dei risultati correnti e delle ulteriori azioni in corso riteniamo di poter guardare al 2022 con cauto ottimismo e di poter prevedere la possibilità di un’ulteriore crescita dei risultati economici, con una adeguata generazione di cassa”.
Come specificato in una nota, l’andamento dei ricavi ha caratterizzato i brand OVS e Upim e tutti i canali distributivi, compreso l’e-commerce. Nel corso del terzo trimestre 2021 il gruppo ha dato il via al nuovo corso di Stefanel, marchio di recente acquisizione per il quale Beraldo ha rilevato “risultati di apprezzamento dal pubblico femminile molto incoraggianti”.