Anche Ovs risente dell’emergenza sanitaria in corso. In una nota di ieri, il gruppo veneto ha divulgato i risultati del primo trimestre 2020, penalizzati dal lockdown che ha comportato, a partire dal 12 marzo, la chiusura di tutti i punti vendita, riaperti integralmente solo a partire dal 18 maggio. Come si legge dalla nota, Ovs ha realizzato dal 1° febbraio al 30 aprile vendite nette per 102,7 milioni di euro, in flessione del 68 per cento. Le entrate hanno registrato un andamento in linea con le attese nella prima parte del mese di febbraio, per poi riflettere un calo di traffico durante l’ultima settimana dello stesso mese. Storicamente, il primo trimestre è caratterizzato da vendite più significative e a margine pieno nei mesi di marzo e aprile.
L’ Ebitda, pari a -34 milioni di euro, ha risentito del forte calo delle vendite e la perdita materiale in termini di primo margine è stata però significativamente ridimensionata grazie alla tempestiva reattività sul fronte della riduzione dei costi.
“In un trimestre che ha visto la chiusura dei punti vendita per quasi due mesi, l’azienda ha dimostrato massima tempestività in termini di reazione sui costi”, ha dichiarato l’AD di Ovs, Stefano Beraldo. “Le forti azioni di contenimento implementate ci permetteranno di abbassare ancor di più il punto di break-even anche nel medio-lungo periodo. Stiamo inoltre rivedendo i contratti di affitto e dove non vi fosse cooperazione con i proprietari immobiliari, saremo pronti a disdire i contratti in essere ed a spostare i punti vendita”. Inoltre, secondo il CEO, il posizionamento del gruppo, sempre più orientato al ‘value for money’, alla qualità dei capi al giusto prezzo, alla fuzionalità degli stessi, all’attenzione dei materiali utilizzati ed alla sostenibilità, ha contribuito a una ripresa post lockdown che rimane tutt’oggi superiore alle attese, dove si è visto un notevole aumento anche delle vendite e-commerce. “Il posizionamento della società consentirà di riportare la merce acquistata quest’anno al prossimo anno, permettendo così un significativo recupero di capitale circolante nella prima metà del 2021, preservando un buon primo margine. L’azienda proseguirà gli investimenti nella sfera digitale a vantaggio della multicanalità e delle relazioni con i clienti”, conclude Beraldo.