I giovani e i “nativi digitali” hanno imparato a conoscere il marchio attraverso il traino dei social fino a portare il brand a generare un giro d’affari in tre anni di 4,4 milioni di euro. Si tratta di Label Rose, brand di borse e articoli di piccola pelletteria fondato nel 2020 da una giovane imprenditrice campana, Francesca Ammaturo.
L’idea alla base del brand è dare vita a un marchio di accessori accessibile in termini di prezzo ad un’ampia schiera di consumatrici che coincide con le fruitrici del mondo dei social. “In realtà il nostro target è diventato piuttosto trasversale”, racconta Ammaturo che a 19 anni, dopo anni trascorsi all’estero ha deciso quattro anni fa di abbandonare il mondo della danza per ritornare in Italia e dedicarsi alla moda per dare vita ad un brand venduto esclusivamente online e che gode dell’importante traino dei canali social del marchio, prima Instagram e poi TikTok. In totale, l’etichetta Label Rose conta su un seguito di oltre 100mila donne e più di 300mila followers che, nel corso di questi tre anni, ha consentito al marchio di ottenere importanti risultati in termini di vendite. “Il primo anno abbiamo chiuso con 500mila euro di ricavi, passati a quota 2,2 milioni nel 2022”, racconta l’imprenditrice, senza tradire le difficoltà riscontrate fin dall’inizio e dovute ad alcuni errori nella distribuzione del brand (in una primissima fase si era appoggiato ad una rete di negozi in franchising, poi chiusa anche a causa dell’epidemia di Covid). L’ultimo esercizio fiscale, quello relativo al 2023, si è concluso con un turnover di 4,4 milioni di euro, raddoppiando così le vendite rispetto all’anno precedente.
“L’obiettivo per il 2024 è il raddoppio dei ricavi”, racconta Francesca Ammaturo che aggiunge come il traguardo principale sia il raggiungimento dei 10 milioni di turnover, quindi già nel 2025, mantenendo il focus su una distribuzione digitale. “Abbiamo di recente aperto un pop up store alla Stazione Termini a Roma, un progetto che per noi si è rivelato molto interessante ma questo non significa che stiamo pensando ad una distribuzione fisica”, racconta Ammaturo, “non è nelle nostre corde perché l’online segue logiche differenti. Per esempio, il nostro prodotto non è stagionale, sono previsti lanci frequenti supportati da attività sui social per creare hype attorno al nuovo prodotto”.
Nel futuro l’imprenditrice campana ma trapiantata a Treviso prevede di ampliare anche l’offerta di prodotto, pur mantenendo sempre il focus sulla piccola pelletteria e sull’idea di prodotto accessibile. “Vorremmo inserire in collezione anche una serie di piccoli gift, per esempio porta trucco, da mettere in vendita per occasioni speciali, penso per esempio alle festività natalizie o a San Valentino”, conclude.