Hostage ha inaugurato la scorsa settimana un nuovo hub produttivo di 4.300 metri quadrati a Empoli. Il produttore italiano specializzato nelle soluzioni d’avanguardia per la confezione di capi in tessuto, implementa ora le sue caratteristiche di sostenibilità e automatizzazione. La nuova struttura include il magazzino per le materie prime e il prodotto finito, secondo logiche di integrazione a basso impatto ambientale, con l’obiettivo di migliorare i flussi logistici e ottimizzare le performance dei processi produttivi. La superficie totale è stata perfezionata con l’installazione di 420 pannelli fotovoltaici in grado di fornire energia rinnovabile per far fronte al fabbisogno energetico di tutta l’azienda.
Hostage fa parte di Holding Morelli, composta a sua volta da un pool di aziende che opera nel campo della confezione in pelle e tessuto di abbigliamento e accessori. Creata a maggio 2020 da Azzurra e Giampaolo Morelli, CEO del gruppo, comprende, oltre ad Hostage, Pellemoda, fondata a Vinci nel 1979 da Bruno Morelli, che raccoglie attorno a sé 250 artigiani distribuiti nelle unità produttive di Empoli in grado di realizzare circa 200mila capi l’anno in pelle. Fanno parte della holding anche la società Aga 15, cui fa capo il marchio Ahirain, Marmi Renzo specializzata in semilavorati di intrecci, trafori, incisioni e stampaggi a caldo sulla pelle, che è stata la prima acquisizione in ottica di gruppo e, infine, dallo scorso marzo, la newco Laboratorio Pellemoda, che ha inglobato l’azienda di Orvieto Second Skin. Holding Morelli ha generato un fatturato globale di 67 milioni di euro nel 2022 a cui Hostage ha contribuito con 33,5 milioni, in crescita del 6% rispetto al 2021 e con una previsione di crescita del 3% nel full year 2023.
Hostage ha inoltre svelato la collezione d’esordio del primo brand in house, Mordecai, pensata per la primavera/estate 2024. Il brand è finanziato e prodotto in Italia da Hostage, player di maggioranza del progetto. La label è stata fondato a Milano dal direttore creativo Ludovico Bruno, per 10 anni head of design di Moncler e attuale consulente creativo di Ambush, e distribuito dallo showroom di Riccardo Grassi, che divide con lo stilista le restanti quote. Il marchio si presenta come un “mix di sportswear, formal wear e business attire. I capi sono leggeri e versatili, funzionali e adatti al layering: 20 look che partono da elementi essenziali che si trasformano tramite coulisse regolabili, dettagli reversibili, pieghe, imbottiture in piuma, per ottenere un nuovo canone contemporaneo”. La collezione include capispalla leggeri in cotone e nylon, maglieria in merino, mohair e cashmere, camicie e giacche in popeline cerato, cargo in tela lavata e jersey.