Nordstrom manca le stime di profitto per il 2020 e perde terreno in Borsa. Il retailer Usa ha archiviato l’ultimo trimestre dell’anno con utili in calo da 248 a 193 milioni di dollari (circa 173 milioni di euro), a fronte di vendite in aumento da 4,38 a 4,43 miliardi. I profitti sono scesi anche nell’intero 2019, scivolando da 564 a 496 milioni di dollari, con vendite in flessione da 15,48 a 15,13 miliardi. Per l’anno in corso Nordstrom stima un utile per azione tra i 3,25 e i 3,50 dollari, il cui midpoint risulta sotto le stime del consensus Refinitiv per 3,49 dollari. L’outloook tiepido ha portato il titolo di Nordstrom a perdere circa 8 punti percentuali nell’after market di ieri a Wall Street.
“L’azienda – si legge su Reuters – ha precisato che le stime per il 2020 non includono l’impatto del coronavirus. I department store sono tra le insegne che, solitamente, dipendono di più dal passaggio di gente e dallo shopping dei turisti stranieri”.
Contestuale alla pubblicazione dei risultati, l’avvicendamento al vertice della società nata nel 1901. Erik Nordstrom è infatti stato nominato come unico chief executive officer dell’azienda, “ponendo fine – ricorda il Wall Street Journal – a un’insolita struttura di gestione condivisa e mantenendo la leadership del retailer all’interno famiglia fondatrice”. Erik Nordstrom era, fino ad ora, co-CEO insieme al fratello Pete. Quest’ultimo diventa invece presidente e chief brand officer.