Le vendite trimestrali di Nike battono le attese di Wall Street, ma la performance non basta a ‘salvare’ il titolo, che nell’after-hours trading di ieri è arrivato a perdere oltre il 7 per cento. Nei tre mesi al 29 febbraio scorso, il colosso di Beaverton ha riportato ricavi flat, passati da 12,39 a 12,42 miliardi di dollari (circa 11,5 miliardi di euro), mentre l’utile netto ha evidenziato un -5% a 1,17 miliardi. Il consensus Lseg si aspettava un turnover trimestrale di 12,28 miliardi di dollari. L’andamento del terzo quarter riflette il +5% della Greater China, il +3% del Nord America e il -3% dell’area Emea.
Nel complesso dei nove mesi, il giro d’affari è salito leggermente, da 38,4 a 38,75 miliardi di dollari, mentre i profitti hanno toccato i 4,2 miliardi (+4 per cento).
A generare lo scetticismo del mercato è stato l’outlook: Nike ha infatti affermato che le entrate nella prima metà dell’anno fiscale 2025 vedranno una flessione low single digit (dunque entro il 5%), in scia a una revisione del product portfolio e a prospettive macroeconomiche incerte. Per il fiscal year 2024, invece, le stime inquadrano una sostanziale stabilità (+1 per cento).
La strategia direct-to-consumer non sembra quindi dare i frutti sperati. Inoltre, il gruppo starebbe perdendo quote di mercato nella categoria running. A dicembre, Nike aveva delineato un piano di risparmio di 2 miliardi di dollari, che prevedeva la riduzione dell’offerta di prodotti con prestazioni inferiori e il miglioramento della catena di approvvigionamento.
I prossimi Giochi Olimpici estivi saranno dunque cruciali per il numero uno dello sportswear mondiale, che sta pianificando diversi lanci di prodotti e campagne di marketing attorno all’evento. “Abbiamo portato avanti diverse innovazioni in più di un anno e il nostro intento è quello di deliziare i consumatori e rivoluzionare il settore – ha dichiarato il CEO John Donahoe nella conference call -. Lo storytelling del nostro marchio sfrutterà i nostri atleti e i momenti sportivi per diventare trasparente e audace, a partire dalle Olimpiadi di questa estate”.
Infine, è di questa mattina la notizia secondo cui la nazionale di calcio tedesca, dopo oltre 70 anni, abbandonerà Adidas per vestire Nike. Lo ha annunciato la Federcalcio tedesca (Dfb), che ha firmato un accordo di partnership con il gigante dello swoosh per il periodo 2027-2034. Nike fornirà i suoi prodotti a “tutte le squadre nazionali della Dfb e promuoverà il calcio tedesco nella sua interezza”, si legge nella nota.