Dopo il rinnovo di cinque anni, simbolicamente firmato nel giorno del ritiro dal basket il 13 aprile 2016, è giunto al termine il contratto tra Kobe Bryant e Nike, legati sin dal 2003. La decisione è stata comunicata alla stampa statunitense da Vanessa Bryant, la moglie del campione dei Los Angeles Lakers tragicamente mancato insieme alla figlia in un incidente in elicottero nel gennaio 2020.
“Il contratto è terminato lo scorso 13 aprile – si legge nella nota -. Kobe e Nike hanno collaborato alla realizzazione di alcune delle scarpe sportive più belle di sempre, indossate e adorate dai tifosi e dagli atleti di ogni sport in giro per il mondo”. Durante la sua carriera, la star aveva lanciato 11 diversi modelli e, anche dopo il suo ritiro, Nike aveva continuato a presentare le sue sneaker.
Stando a indiscrezioni, a monte della decisione ci sarebbero tensioni nate tra il Black Mamba e il suo sponsor già prima della sua scomparsa, soprattutto a seguito del suo ritiro. Altre fonti riferiscono, invece, di un mancato accordo a livello economico. “Speravo di creare con Nike una relazione di lunga durata, che riflettesse la legacy di mio marito”, ha aggiunto Vanessa Bryant.
Il colosso dello sportswear non ha tardato a rivolgere il proprio saluto a uno dei suoi massimi rappresentanti negli ultimi 18 anni. “Kobe Bryant è stato una parte fondamentale per Nike nel creare una profonda connessione e un profondo legame con i clienti. Ci ha spinto a essere migliori. Nonostante il suo contratto e il rapporto di lavoro con noi sia giunto al termine, Kobe resta un membro della famiglia Nike che continueremo ad amare intensamente”.