Cala l’appetito cinese per i marchi di moda occidentali. Secondo un rapporto di Credit Suisse pubblicato sulla stampa spagnola, le vendite di Nike, Adidas e Puma tramite Tmall hanno registrato un calo delle vendite del 39% su base annua a marzo e del 58% rispetto a due anni fa.
Secondo l’istituto elvetico, a giocare un ruolo rilevante in questo senso è il discorso della rivalsa nazionalista anche nel fashion, ovvero il cosiddetto Guochao che si riferisce ad un nuovo mix di design contemporaneo e richiami alla cultura e alla tradizione nell’industria dei beni di consumo in Cina. “I numeri sono notevolmente peggiori rispetto alle vendite complessive del marchio in Cina, suggerendo che Tmall sta facendo ben poco per aiutare i marchi occidentali a performare”, sottolinea Credit Suisse secondo quanto riportato dalle testate iberiche.
Un altro dei fattori di rischio per le vendite in Cina dei principali gruppi di moda e attrezzatura sportiva sono le problematiche legate al Covid-19 e le politiche di lockdown, attualmente in atto in alcune città come Shenzen o Shanghai.
Nello specifico, riferisce il report, le vendite di Nike tramite Tmall a marzo sono state ridotte del 40% rispetto al 2021 e del 51% rispetto allo stesso mese di due anni fa. In base alle stime di Credit Suisse nel terzo trimestre dell’esercizio finanziario della società (tra dicembre e febbraio) le vendite in Cina dovrebbero attestarsi su di un calo del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a 3,3 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro). Più pesanti le perdite per Adidas e Puma. Nel caso di Adidas, Credit Suisse prevede un calo delle vendite in Cina del 22% sulla scia delle difficoltà sul mercato cinese già evidenziate in occasione della presentazione dei risultati dell’esercizio 2021. A marzo l’azienda ha tagliato le vendite su Tmall del 68% rispetto a due anni fa e del 36% rispetto a marzo 2021.
Per Puma, Credit Suisse stima che le sue vendite nell’ex Celeste impero diminuiranno del 20% nel primo trimestre. Puma ha chiuso il 2021 con un aumento dell’11,9% in Cina. Nel periodo i ricavi tramite Tmall hanno rappresentato il 9,78% del totale.
Tuttavia, Credit Suisse prevede un miglioramento della domanda nel resto dell’anno. “Sebbene incerti, prevediamo che la domanda in Cina migliorerà gradualmente nel corso dell’anno grazie alla sponsorizzazione di eventi sportivi e al miglioramento delle prestazioni dei negozi”.