Peggio di ‘out of fashion’ esiste forse solo ‘out of law’. È quanto si potrebbe ironicamente riassumere della vicenda di cui è stata protagonista la designer di borse Nancy Gonzalez, condannata lunedì, in un tribunale federale di Miami, a scontare 18 mesi di reclusione per aver contrabbandato negli Usa centinaia di borse realizzate con pelli di animali selvatici protetti provenienti dalla Colombia.
Gonzalez, che nel corso dell’udienza si è dichiarata colpevole, è stata arrestata a Cali nel 2022 per poi essere estradata negli Stati Uniti lo scorso agosto. Come riportato dalla stampa estera, la donna ha ammesso alla corte di aver di aver reclutato, dal 2016 fino al 2019, fino a 40 corrieri per trasportare i prodotti su voli commerciali per poi utilizzarli durante la New York fashion week, a eventi di settore, o per venderli nello showroom di Gzuniga. Un ‘bottino’ il cui valore complessivo sarebbe ammontato a circa due milioni di dollari (circa 1,8 milioni di euro al cambio attuale).
Nel mirino dei procuratori erano finite proprie le borse che resero famosa la stilista, soprattuto tra le celebrity (da Britney Spears alle gemelle Olsen) e nel mercato sudamericano, realizzate con preziose pelli di alligatore o di pitone, tinte con colori sgargianti, e vendute in importanti department store come Saks e Bergdorf Goodman. Un business e dei pellami non del tutto banditi dalla legge americana, seppur strettamente regolamentati, ma per cui Gonzalez non aveva mai ricevuto il permesso di importazione nel Paese.
Nel tempo, ad ingigantirne la fama fu anche la serie cult ‘Sex & the Cty’, grazie alle borse sfoggiate dall’eccentrica Samantha Jones, o ‘Il Diavolo Veste Prada’, dove venne citata.
Secondo quanto di legge sul The New York Times, la stilista, ormai 71enne, sarebbe apparsa profondamente pentita per quanto compiuto. Dal suo arresto, il marchio, che ora fa parte della società di borse di lusso Gzuniga Limited, è finito in bancarotta. “Dal profondo del mio cuore, mi scuso con gli Stati Uniti d’America – ha dichiarato Gonzalez in aula -. Non ho mai avuto intenzione di offendere un Paese a cui devo un’immensa gratitudine. Sotto pressione, ho preso decisioni sbagliate”.