Negli scorsi giorni, il brand francese di prêt-à-porter femminile Naf Naf ha chiesto l’amministrazione controllata. La notizia è stata diffusa dalle principali agenzie stampa. L’azienda – si legge su Radiocor – “deve far fronte ad arretrati di pagamento dell’affitto accumulati durante il periodo Covid. Naf Naf non aveva diritto agli aiuti durante la crisi sanitaria”. Nato nel 1973 sotto la guida dei fratelli Pariente, nel 2007 Naf Naf era entrato a far parte del gruppo Vivarte, che dieci anni dopo lo ha ceduto per ripagare il proprio debito. Il marchio impiega 660 persone in Francia, controlla 131 negozi e nel 2022 ha registrato un fatturato di circa 140 milioni di euro. “All’inizio della prossima settimana dovrebbe tenersi un’udienza presso il tribunale commerciale di Bobigny (Seine-Saint-Denis) e la società dovrebbe presentare un piano di rilancio”, ha dichiarato una fonte vicina all’azienda.
Naf Naf era già stata posta in amministrazione controllata nel maggio 2020 e poi rilevata dal gruppo franco-turco SY, che ne è tuttora azionista. Se confermata, l’amministrazione controllata darà il via a un periodo di osservazione durante il quale potrà essere attivato un piano di recupero da parte dei proprietari oppure potrebbero emergere nuovi acquirenti. “Nella primavera del 2023 – spiega Fashionnetwork -, la società ha visto la partenza di molti dei suoi dirigenti senior, tra cui il direttore generale Luc Mory. L’azienda ha attuato nel giugno scorso un piano di protezione del lavoro presso la sua sede dell’Ile-de-France, che ha comportato l’eliminazione di 27 posti di lavoro”.
La vicenda di Naf Naf va così ad allungare l’elenco di brand francesi di ready-to-wear in forte difficoltà finanziaria, innescata dalla pandemia e poi aggravata dall’inflazione, dall’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, oltre che dalla concorrenza dell’e-commerce e del second hand. Tra questi brand figurano Camaïeu (liquidato nel settembre 2022, con il licenziamento di 2.100 dipendenti), Kookai, Burton of London, Gap France, Andre’, Don’t Call Me Jennyfer, Du Pareil au Meme e Sergent Major. Kookai e Burton of London sono tra le realtà in amministrazione controllata, mentre Princesse Tam Tam, Comptoir des Cotonniers (gruppo Fast Retailing) e Pimkie starebbero snellendo il loro organico e la rete di negozi.