L’ultima capsule collection di Moschino ha aperto un dibattito tra i department store americani sulla ‘dipendenza da farmaci’. Randy Anderson, consulente legale della struttura di recupero Eden House Recovery Services, Minneapolis, ha lanciato una petizione sul sito change.org rivolta al department store Saks Fifth Avenue e a Marcello Tassinari (Group managing director Aeffe) per cessare la distribuzione della collezione caratterizzata da stampe e applicazioni dedicate al mondo della farmaceutica. Pillole e slogan ispirati ai bugiardini medici decorano abiti, borse e cover iPhone presentati sulla passerella della collezione primavera/estate 2017 durante l’ultima edizione di Milano fashion week, e subito in vendita on line, nei monomarca e multibrand worldwide. Saks continua a proporre la capsule, mentre Nordstrom ha scelto di ritirarla sia dai suoi store sia dall’e-commerce. “Apprezziamo tutti i feedback costruttivi che riceviamo dai nostri clienti allarmati e abbiamo deciso di rimuovere la collezione”, ha dichiarato a Wwd un portavoce del department store.
Anderson si scaglia contro la capsule rea di ironizzare gratuitamente sul problema della dipendenza da farmaci. Altri pareri online, invece, sottolineano la coerenza dell’idea con lo humor che da sempre contraddistingue Moschino e Jeremy Scott, direttore creativo del marchio. Molti acquirenti hanno già condiviso su Instagram la capsule indossata anche dalle ‘solite’ influencer.