Moncler Group supera le attese e chiude il 2022 con una crescita double digit. I ricavi consolidati dell’azienda guidata da Remo Ruffini, cui fanno capo i brand Moncler e Stone Island, ammontano a oltre 2,6 miliardi di euro, in crescita del 27% a cambi correnti (+25% a cambi costanti). Il dato, ricordano le principali agenzie, ha battuto il consensus fornito dallo stesso gruppo, fermo a 2,53 miliardi.
Per quanto concerne il solo marchio Moncler, i ricavi si attestano a 2,2 miliardi, +19% rispetto al 2021 e +36% rispetto al 2019. Crescita a doppia cifra registrata anche nel quarto trimestre con ricavi a 949,3 milioni, +16% rispetto al Q4 2021 (+52% rispetto al Q4 2019) con un’accelerazione in tutte le regioni. La voce comparable store sales growth vede un aumento del 15% rispetto al 2021. L’Asia rappresenta il 46,8% dei ricavi per il marchio, pari a poco più di 1 miliardo di euro, in crescita del 14% rispetto al 2021. Nel Q4 l’area ha visto una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I risultati sono stati trainati dall’accelerazione in Corea e da una solida performance in Giappone. La performance in Apac è stata penalizzata nei mesi di ottobre e novembre dalle stringenti misure di contenimento della pandemia in Cina continentale. Tali restrizioni sono state allentate nel mese di dicembre, favorendo una ripresa del traffico nei negozi. L’Emea ha registrato vendite pari a 804 milioni (+29 per cento); i ricavi del Q4 hanno registrato un’accelerazione del 30 per cento. Le Americhe hanno raggiunto vendite pari a 368,1 milioni nell’anno (+12%) con una crescita del 5% nel quarto trimestre.
I ricavi per il marchio Stone Island sono pari a 401,1 milioni, in crescita del 28% rispetto ai 12 mesi 2021 pro-forma poiché il consolidamento della label è avvenuto dal 1° aprile 2021. Il quarto trimestre segna un +48% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’Emea, che rappresenta l’area geografica più rilevante per il marchio coprendo quasi il 70% delle vendite, ha totalizzato 278,7 milioni di euro (+16% rispetto allo stesso periodo pro-forma dell’anno precedente), accelerando nell’ultimo trimestre con un aumento del 21% rispetto al Q4 2021. L’Asia ha raggiunto 80,2 milioni di ricavi con una crescita del 101% rispetto al 2021 pro-forma. L’Apac invece ha sofferto nel quarto trimestre per le restrizioni legate al contenimento della pandemia da Covid-19 in Cina continentale. Le Americhe hanno riportato 42,3 milioni di ricavi (+34% rispetto al 2021 pro-forma).
Mentre per Moncler il canale distributivo direct-to-consumer copre l’80,5% delle vendite, con un incremento del 22% nel full year, per Stone Island è il wholesale a primeggiare con il 62,8% delle vendite, sebbene il canale direct-to-consumer sia cresciuto del 93 per cento.
“Il 2022 – ha dichiarato in una nota il presidente e AD Remo Ruffini – è stato un anno di grandi emozioni e di successi che hanno superato le nostre stesse aspettative. Sono orgoglioso di presentare oggi degli ottimi risultati, il cui valore è ancora più significativo se consideriamo il complicato contesto in cui sono stati raggiunti. Nell’anno il Gruppo Moncler ha superato 2,6 miliardi di euro di fatturato, con oltre 600 milioni di euro di utile netto […]. Guardando al 2023, il contesto macroeconomico resta complesso e caratterizzato da continua incertezza, ma certo non privo di opportunità. Nonostante l’imprevedibilità dello scenario in cui operiamo, affrontiamo l’anno con fiducia ed energia, con la consapevolezza di poter contare su una organizzazione flessibile e reattiva e su una chiara visione strategica la cui priorità resta continuare a rafforzare i nostri brand, coinvolgendo ed inspirando sempre nuove community, ‘Beyond Fashion, Beyond Luxury’”.
Il management di Moncler ha proposto la distribuzione di un dividendo 2023 (relativo all’esercizio 2022) di 1,12 euro per azione, equivalente a 301 milioni, con un pay-out ratio del 50% sull’utile netto consolidato.
I risultati sopra le attese, la cedola più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, l’ottimismo dei vertici di Moncler rispetto i prossimi mesi e le notizie sul recupero dell’economia in Cina (dove l’attività manifatturiera ha accelerato il passo, con l’indice Pmi che a febbraio è salito da 50,1 a 52,6 punti, la migliore ripresa mensile degli ultimi dieci anni, ndr) hanno acceso il titolo di Moncler e di altri player del lusso. In mattinata le azioni del gruppo guadagnavano oltre cinque punti percentuali a Piazza Affari, dopo aver segnato rialzi di circa l’8 per cento. In positivo anche Lvmh (+2%), Kering (+2%), Prada (+1,5%), Ferragamo (+2,4%) e Brunello Cucinelli (+1,5 per cento).