La moda donna ha subito una battuta d’arresto nei primi sei mesi del 2020. E la causa, anche in questo caso, è da ricondursi allo scoppio della pandemia Covid-19. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda, il womenswear ha visto, nel semestre, vendite estere in calo del 23,6% a 3,4 miliardi di euro. Infatti, dopo un primo bimestre a +1,8 per cento, il Covid-19 ha assestato un duro colpo nei mesi successivi e quindi marzo (-24,9%), aprile (-73,3%), maggio (-47,4%) giugno (-14,1 per cento).
Analizzando le performance per macro-area geografica, l’area intra-Ue ha registrato mediamente una dinamica meno negativa (-19,5%) rispetto alle aree extra-Ue (-26,6 per cento). Guardando ai singoli mercati di destinazione, i cali sono diffusi in Francia (-18%), Germania (-14,8%), Regno Unito (-28,8%), Spagna (-19,9%), Svizzera (-2,8%), Usa (-28,5%), Russia (-25,9%), Hong Kong (-43,7%), Cina (-28,8%), Giappone (-30,7%) e Corea del Sud (-6 per cento).
Nel 2019 l’industria italiana della moda femminile (comprensiva di vestiario esterno, maglieria, camiceria e abbigliamento in pelle) ha registrato un turnover di quasi 14 miliardi (+4,5 per cento). L’export è cresciuto del 6,1 per cento, superando così gli 8,9 miliardi di euro.
Dal 28 luglio fino al 30 ottobre è inoltre live Super, il salone di accessori e prêt-à-porter donna firmato Pitti Immagine che, sulla piattaforma digitale di Pitti Connect, raccoglie le novità P/E 2021 di oltre 100 brand tra cui Angela Caputi Giuggiù, Arthur Arbesser, Avant Toi, Balossa, Dotz, Edithmarcel, Salce 197. Anche durante questa edizione digitale, è presente il focus Super Talents che accende i riflettori sulle nuove promesse della ricerca fashion. Quest’anno i nomi sono quelli di Alessandra Balbi (Italia), Carmelina Raco (Italia), Caterina Gatta (Italia), Caterina Moro (Italia), Edoardo Gallorini (Italia), Juárez Camacho (Messico), Roni Dagan (Israele), Susana Madrid (Spagna), Yekaterina Ivankova (Kazakhstan).