Il Gruppo Miroglio chiude il bilancio 2001 a 824 milioni di euro, +7,2% rispetto all'anno scorso, e l'utile d'esercizio a 63 milioni, erano 64 milioni nel 2000. Una flessione, quest'ultima, che trova piena giustificazione nella politica d'investimenti (+13%) e nell'implementazione dei dipendenti (+2%) che ha caratterizzato il 2001 della realtà piemontese.
La Filatura ha espanso la propria capacità produttiva con i nuovi stabilimenti di Nuova Zagora (Bulgaria) e Tunisi (Tunisia). Stesso discorso per la tessitura che ha aperto nuovi impianti a Elin Pelin e Sliven, sempre in Bulgaria. Infine l'abbigliamento che, oltre al nuovo stabilimento di maglieria a Tunisi, ha inaugurato 165 nuovi punti vendita. Negozi che mostrano le firme di Motivi, Elena Mirò, Oltre, Sym e Caractère, per un totale di 400 “vetrine” pronte a commercializzare i 12 milioni di capi prodotti dal Gruppo.