Si è appena conclusa la 117esima edizione di Mipel, che si conferma un appuntamento connotato da una forte vocazione internazionale per il settore della pelletteria, con il 50% di visitatori esteri.
Sono stati quattro i giorni, dal 16 al 19 febbraio, ricchi di talk, eventi e performance, che hanno intervallato i momenti di business tra i circa 300 brand presenti e i buyer provenienti da tutto il mondo. Tre, invece, i temi che, in vario modo, hanno accompagnato la manifestazione: italianità, artigianalità e sostenibilità.
L’edizione ha registrato un incremento di operatori qualificati Mipel dell’11% rispetto a febbraio 2019, che sale a +22% se si considerano anche i visitatori provenienti dalle fiere tenute in contemporanea, ovvero Micam, Homi Fashion&Jewels, Lineapelle e Simac. Prosegue quindi il trend positivo intrapreso lo scorso settembre quando è stato rilevato un aumento del 19% rispetto alla stessa edizione dell’anno precedente.
L’effetto Coronavirus ha impattato in misura meno rilevante rispetto ai timori, generando comunque un calo dal Far East. A crescere sono state semmai le presenze di visitatori europei, così come è stato osservato un importante ritorno dei compratori russi e ucraini.
“I numeri positivi registrati in questa edizione sono anche il risultato del percorso sinergico intrapreso con le altre manifestazioni che si sono svolte negli stessi giorni di Mipel; una collaborazione che ha permesso di fronteggiare un momento sicuramente difficile per il business internazionale e che è necessario continui in maniera sempre più forte. È questa l’Italia che funziona e che fa squadra per ottenere importanti risultati e affrontare la competizione internazionale”, commenta Franco Gabbrielli, presidente di Mipel e Assopellettieri.
La 118esima edizione dell’evento dedicato alla pelletteria e all’accessorio moda si terrà dal 20 al 23 settembre a Fiera Milano-Rho.