Il ritorno alle cerimonie ha spinto le vendite di Miniconf. L’azienda aretina specializzata nell’abbigliamento bambino ha chiuso il 2021 a quota 58 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente, ma punta a raggiungere i 69 milioni nel 2022, crescendo del 9% rispetto al turnover pre-Covid del 2019 (pari a 63 milioni di euro). “Siamo stati più puntuali rispetto ai mutamento dei bisogno del mercato. Abbiamo fornito gli indumenti giusti in base alle esigenze dei clienti, adesso ad esempio il mondo della cerimonia è ripartito e abbiamo un vasto assortimento di proposte a tema”, spiega a Pambianconews Giovanni Basagni, presidente e direttore generale dell’azienda all’interno dello stand di Pitti Bimbo, manifestazione in calendario fino a domani. “Durante il lockdown abbiamo ampliato la proposta athleisure che adesso è stata affiancata da proposte più costruite non solo per gli eventi ma anche per il tempo libero”, aggiunge Sara Bendinelli, head of global marketing and communication. Miniconf comprende i marchi di proprietà Sarabanda, Minibanda, Ido e Dodipetto, cui si aggiungono le licenze di Ducati (attiva dal’A/I 2022) e Superga Kidswear (dalla P/E 2022). La rete wholesale conta oltre 1500 clienti nel mondo, attualmente il canale e-commerce ricopre una parte minoritaria del business per non intaccare il rapporto con i clienti partner. Sono attivi 40 store Ido in Italia e 20 all’estero, è presente un monobrand Sarabanda ad Arezzo e sei store oltre confine.
L’85% del fatturato deriva dalle vendite in Italia, i principali mercati esteri sono Russia, Spagna e Regno Unito: “Ovviamente il conflitto in Ucraina ha fermato la nostra presenza nel Paese e in Russia il 50% della stagione autunno/inverno 2022 è andato perso. A causa della guerra prevediamo un calo di 1,2-2 milioni di euro nel 2022. Per ora la nostra filiale a Mosca, inaugurata 10 anni fa, è ancora aperta”, spiega il manager.
Miniconf sta inoltre accelerando nell’ambito della sostenibilità: “Ci stiamo allineando agli obbiettivi Onu per il 2030, individuando quelli su cui poter contribuire. Prediligiamo il cotone organico, la riduzione della plastica e della carta, scegliamo solo carta proveniente da foreste controllare, abbiamo un deal con Treedom per la piantumazione compensativa. Attualmente il 90% delle nostre fibre sono derivanti dal cotone, appena il 9% da fonti sintetiche”, spiega Bendinelli.
La forza lavoro in azienda di Miniconf è formata per l’80% da donne che possono usufruire di orari flessibili e di un asilo in condivisione con il Comune di Ortignano Raggiolo. Ogni compleanno di ciascun dipendente e dei suoi bambini viene festeggiato con la piantumazione di un albero che va ad ampliare la foresta Miniconf.