Il tessile italiano torna in presenza a Milano Unica. Dopo un’edizione completamente digitale, quella dello scorso febbraio, che ha ovviamente risposto alle limitazioni imposte dalla pandemia Covid-19, oggi e domani la fiera di riferimento dei tessuti e degli accessori di alta gamma per l’abbigliamento donna e uomo animerà gli spazi di Fiera Milano Rho. La conferma delle date del salone di riferimento dei tessuti e degli accessori di alta gamma per l’abbigliamento donna e uomo è arrivata a maggio, a seguito della delibera del Governo Draghi per la riapertura delle fiere italiane. Come dimostrato nell’ultima edizione fisica, a settembre 2020, anche in questa occasione, Milano Unica avrà cura di osservare e far rispettare ogni protocollo di sicurezza. Rimane comunque on line la piattaforma di marketplace e-MilanoUnica Connect (il marketplace tessile e accessori per l’abbigliamento sarà online con le nuove collezioni a partire dall’8 luglio), come servizio costante a supporto delle attività di business.
Il salone si candida a iniezione di fiducia per la ripresa del tessile, che rappresenta l’origine della filiera in una logica di sistema del made in Italy, sancita dalle alleanze con Pitti Immagine Uomo, Pitti Immagine Filati e Camera Nazionale della Moda Italiana.
La 33ª edizione di Milano Unica ospiterà 270 aziende espositrici (+27% rispetto all’edizione di settembre 2020), di cui 224 italiane e 46 straniere. Protagoniste saranno le collezioni tessili e accessori per abbigliamento A/I 2022-23.
“Un segnale forte e positivo – ha spiegato Alessandro Barberis Canonico, presidente di Milano Unica – confermato anche dal numero di adesioni, che vede una crescita del +27 per cento. Coloro che sono forti esportatori e hanno contribuito all’internazionalizzazione, che scommettono sulla ripartenza e che hanno aspettative sul futuro sono stati tra i primi a confermare la loro adesione”. I mercati da cui ci si aspetta l’incoming maggiore sono il Nord Europa e, se sarà possibile avere voli Covid-tested, Stati Uniti. “Ritengo difficile attualmente per ragioni epidemiche di aver affluenza dal Regno Unito e per restrizioni sugli spostamenti dalla Cina. Al momento sono in forse Giappone e Corea”, ha continuato Barberis Canonico.
“I primi due mesi del 2021 hanno evidenziato ancora una concreta difficoltà del settore, con indicatori che sono risultati ancora in negativo rispetto allo stesso periodo del 2020. Da marzo 2021 la situazione è in miglioramento con oltre il 25% delle imprese che hanno confermato di avere recuperato tutto o in parte quanto perso nel primo trimestre 2020. Penso comunque che la strada per un recupero totale non sia breve e dovremo aspettare il 2022 per ritornare ai livelli del 2019”, ha aggiunto Marino Vago, presidente di Sistema Moda Italia, arrivato quest’anno al termine del suo mandato.
L’intervista ai presidenti di Milano Unica e di Sistema Moda Italia è disponibile sul numero 3 di Pambianco Magazine.