Mango chiude il 2023 all’insegna di risultati record. Il fatturato dell’azienda nel 2023 ha infatti superato i 3,1 miliardi di euro, il 15% in più rispetto al 2022. A tassi di cambio costanti, il turnover è cresciuto del 20 per cento. Grazie a questi risultati, nel 2024 – anno in cui ricorre il 40° anniversario dell’azienda – Mango inaugura una nuova fase, con la presentazione di un piano strategico per il 2024-2026, noto come Piano 4E. “In un contesto fortemente competitivo – ha affermato Toni Ruiz, CEO di Mango -, Mango è riuscita ad aumentare le vendite in modo significativo raggiungendo i migliori risultati in assoluto nella storia dell’azienda con un fatturato che ha superato per la prima volta il tetto dei 3 miliardi di euro. I clienti apprezzano la proposta di valore differenziale di Mango. Il lavoro svolto negli ultimi anni sta dando i suoi frutti: stiamo crescendo al di sopra del mercato, siamo redditizi e finanziariamente sani”.
Il significativo aumento del fatturato nel 2023 è stato accompagnato da un miglioramento della redditività, che ha portato Mango a chiudere l’anno con un risultato netto di 172,1 milioni di euro, più che duplicando gli 81 milioni di euro generati nel 2022. L’ebitda ha raggiunto i 533 milioni di euro nel 2023, con un aumento del 22,2% rispetto al 2022.
Il player di Barcellona ha investito un totale di 187 milioni di euro nell’intero esercizio, segnando un aumento del 74% rispetto alla cifra dell’anno precedente. Negozi, logistica e tecnologia hanno rappresentato le principali voci di investimento.
Nel 2023 Mango ha accelerato lo sviluppo della sua rete di negozi, consolidando l’impegno nel canale fisico con oltre 130 aperture nette e 80 ristrutturazioni per raggiungere quasi 2.700 punti vendita in più di 115 mercati in tutto il mondo. In questo modo, il fatturato del canale fisico di Mango ha superato per la prima volta i 2 miliardi di euro. L’online ha consolidato la sua progressione, superando per la prima volta il miliardo di fatturato (1.037 milioni di euro), pari al 33% del totale del gruppo. In termini di distribuzione geografica, il business internazionale è il 77% per cento. “Alcuni dei Paesi che si sono distinti nel corso dell’anno per le vendite – prosegue la nota di Mango – sono Spagna, Francia, Germania, Turchia e Stati Uniti, entrati nella Top 5 del ranking per fatturato a un anno dall’apertura sulla Fifth Avenue”.
L’ambizione del nuovo piano strategico 4E 2024-26, composto da quattro leve: Elevate, Expand, Earn ed Empower. Il progetto prevede di raggiungere un fatturato di oltre 4 miliardi di euro entro il 2026, attraverso una proposta di valore differenziale, con una forte spinta all’espansione e migliorando le vendite nei negozi esistenti e nel canale online. Toni Ruiz si è detto “convinto che il nuovo Piano 4E aiuterà a rafforzare il rapporto con i clienti, a consolidare il modello di business e a creare un valore duraturo”.
La prima E del piano, Elevate, presenta una tabella di marcia che si concentra sul rafforzamento della proposta di valore differenziale in tutte le linee. Attraverso il secondo pilastro, Expand, Mango continuerà a concentrarsi sulla crescita dei suoi negozi, fissando un obiettivo di oltre 500 nuove aperture entro il 2026. Il Piano 4E intensificherà la sua presenza in mercati come Spagna, Francia, Italia, Germania, Regno Unito, Polonia, India, Canada e Stati Uniti. Il terzo pilastro del piano, Earn, “ha la priorità di garantire una crescita sostenibile e di guidare il miglioramento delle vendite nel parco negozi esistente e nel canale online”. Per garantire la creazione di valore, saranno fondamentali lo sviluppo tecnologico, la gestione dei dati, l’intelligenza artificiale e l’eccellenza operativa. Attraverso il quarto pilastro del piano, Empower, l’azienda mira a responsabilizzare e far crescere i propri team (oltre 15.500 dipendenti).
Infine, il nuovo consiglio di amministrazione di Mango è composto da Isak Andic, presidente non esecutivo; Toni Ruiz, CEO; Jonathan Andic, Daniel López e Margarita Salvans, in qualità di amministratori esecutivi; e quattro amministratori indipendenti (Jordi Canals, professore e presidente del Center for Corporate Governance della IESE Business School; Jorge Lucaya, socio fondatore di AZ Capital; Jordi Constans, consigliere ed ex consigliere di varie società nazionali e internazionali; e Marc Puig, presidente e CEO di Puig).