Il calo delle vendite pesa ancora una volta su Macy’s. La società Usa, che controlla le insegne Macy’s, Bloomingdale’s e Bluemercury, si appresta infatti a tagliare oltre 2.300 posti di lavoro, circa il 3,5% del suo organico. Inoltre, nei primi mesi del 2024, è prevista la chiusura di cinque punti vendita negli Stati Uniti, tra cui non figura, al momento, il celebre flagship store sulla Fifth Avenue, a Manhattan.
Secondo una nota inviata ai dipendenti nella serata di giovedì e diffusa dal Wall Street Journal, Macy’s intende automatizzare maggiormente la sua supply chain ed esternalizzare alcuni ruoli. Il gruppo investirà su quelle aree che hanno un impatto sui consumatori e lavorerà sull’aggiornamento delle funzioni digitali, per rendere lo shopping online più fluido.
Tutto questo avviene a ridosso di un avvicendamento al vertice: Tony Spring, che fino ad ora ha guidato i grandi magazzini di Bloomingdale, approda infatti alla guida di Macy’s al posto del CEO Jeff Gennette.