“Lvmh prende atto della decisione della Corte di Cancelleria del Delaware, che ha stabilito che il processo dovrebbe iniziare nel gennaio 2021 e non prima del 24 novembre 2020, come Tiffany aveva richiesto”. Questa la nota divulgata dal colosso francese del lusso che, dopo la prima udienza in tribunale, si è detto fiducioso della possibilità “di respingere le accuse di Tiffany e convincere la Corte che le condizioni necessarie per l’acquisizione di Tiffany sono venute meno”. A questo proposito, prosegue la nota, “nei prossimi mesi, Lvmh dimostrerà al sistema giudiziario americano che la cattiva gestione di Tiffany durante la crisi del Covid-19 costituisce un cambiamento avverso sostanziale”.
Nelle scorse ore, il gigante guidato da Bernard Arnault ha confermato di aver ricevuto dalla Commissione europea il via libera per sottoporre la proposta di acquisizione di Tiffany alla revisione antitrust, come ha sempre dichiarato di voler fare. Otto delle dieci autorizzazioni richieste sono già state ottenute. Lvmh conta di avere l’approvazione da parte della Commissione europea e di Taiwan prima del 24 novembre 2020, data di termine ultima per la conclusione del deal (l’antitrust Ue deciderà entro il 26 ottobre).
Nelle scorse settimane, il numero uno del lusso mondiale aveva di fatto annunciato lo stop al takeover da oltre 16 miliardi di dollari, citando una lettera del ministro francese per l’Europa e gli Affari Esteri (che chiedeva a Lvmh di rinviare l’acquisizione di Tiffany oltre il 6 gennaio 2021), e il deterioramento del mercato per la crisi innescata dalla pandemia Covid-19.
Quanto a Tiffany, il player guidato da Alessandro Bogliolo ha accusato Lvmh di non essersi adoperata in maniera tempestiva per il completamento del deal.