Luxottica ha appena rinegoziato un maxi-finanziamento da un miliardo, raccogliendo ulteriori 400 milioni dal sistema bancario mentre nelle due casseforti di Leonardo del Vecchio, Delfin e Leonardo Finanziaria, si chiude formalmente il passaggio generazionale e si rivelano i numeri del 2005 delle due società, da poco diventate una sola holding.
Dai documenti emerge che un il 7% circa Luxottica nel corso dell'anno è stato dato in pegno agli istituti di credito in cambio di affidamenti garantiti da Delfin e concessi alla Retail Brand Alliance. Ma, assicurano fonti vicine all'imprenditore, la garanzia è stata estinta alle fine del 2005.
Nell'ambito della rinegoziazione l'importo è stato aumentato di 390 milioni euro, portando il finanziamento a 1,4 miliardi e la durata è stata fissata a fine 2011. Migliorate anche le condizioni economiche con una diminuzione dello spread sull'Euribor che passa da 40-60 punti base a 20-40. Book runner dell'operazione sono Bank of America, Citibank, Unicredit e Royal Bank of Scotland.
Secondo i dati a novembre 2005, nelle casse delle due holding di casa Del Vecchio ci sono oltre 1,2 miliardi di dividendi non distribuiti e debiti inesistenti. E insieme, le due società, hanno generato nel 2005 utili per 270 milioni. Il grosso lo ha fruttato la Delfin, finora la più piccola tra le casseforti di famiglia e «venditrice» della quota del 2,2% di Luxotiica. Il passaggio del pacchetto alla Leonardo Finanziaria ha infatti garantito un maxi utile alla cassaforte di Claudio del Vecchio. Secondo i numeri a fine novembre 2005, ben 214 milioni di euro, interamente distribuito.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 14/03/06 a cura di Pambianconews