Luisa Spagnoli è pronta a ripartire. Dopo il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19 la griffe italiana ha in serbo una serie di strategie per ampliare il proprio business partendo da una struttura omnichannel coesa. “Abbiamo molte aspettative nei confronti della collezione autunno/inverno 2020-21 appena arrivata nei negozi. Per agevolare le nostre clienti stiamo mettendo in atto un progetto che faciliti il dialogo tra on e offline. Entro il prossimo anno vorremmo portare in house il nostro e-commerce, attualmente sviluppato in outsourcing, dando vita a un sistema multicanale completo”, ha spiegato a Pambianconews Nicola Barbarani, e-commerce e digital manager nonché figlio di Nicoletta Spagnoli, bisnipote della fondatrice, attuale presidente e CEO dell’azienda umbra.
Oggi è possibile ritirare o cambiare in boutique i capi acquistati all’interno dell’e-shop del brand, Barbarani punta a dare vita a una gestione che sfrutti al meglio lo stock complessivo senza limitarsi all’assortimento dei singoli store. Nella fase post-lockdown il manager ha notato con sorpresa quanto anche i negozi in provincia siano stati preziosi per la ripartenza commerciale.
L’azienda perugina ha chiuso il 2019 con un fatturato di 130 milioni di euro, a causa dell’impatto negativo del Coronavirus si prevedere una perdita del 30% per l’anno fiscale 2020. Luisa Spagnoli, fondata a Perugia dall’omonima imprenditrice nel 1928, occupa oggi circa 900 dipendenti ed opera attraverso una rete commerciale diretta composta da circa 150 negozi ubicati nelle principali città italiane e 55 boutique monomarca nel mondo (di cui 7 di proprietà) e 90 store multibrand. Attualmente il mercato interno rappresenta l’80% del business della griffe che dal prossimo anno spingerà sull’espansione fuori confine: “Siamo già presenti in Germania e Inghilterra ma vorremmo approcciare nuovi Paesi in Europa inserendoci attraverso negozi diretti, canale wholesale e una strategia di marketing. Oltre al Vecchio Continente vorremmo fare breccia anche in Asia attraverso il supporto di partner locali”, ha dichiarato Barbarani.
Il manager ha raccontato i propri piani durante la presentazione della collezione primavera/estate 2021 allestita ieri all’interno della Casa degli Atellani. Le proposte si caratterizzano per dinamismo e versatilità, adatte per per essere indossate in tutti i momenti della giornata e in più occasioni, passando dal working suit al cocktail dress.
“Dopo il lockdown le donne hanno bisogno di leggerezza e colore. Ho scelto stampe bouquet e fantasie vivaio per abiti e completi pigiama. I vestiti in chiffon sono declinati in tutte le sfumature del fucsia e del turchese. Non mancano look urban safari, sahariane metropolitane, playsuit animalier. Segni distintivi di questa collezione sono i pois nel classico black & white, rinnovato grazie all’accostamento micro e macro. Per le vacanze in barca il tradizionale navy incontra una reinterpretazione del rigato mariniére. In maglieria abbiamo realizzato abiti lunghi con scollo a V, tuniche con spacchi laterali, minidress che alternano trecce e maxi coste”, ha dichiarato Nicoletta Spagnoli.
Ad accompagnare il ready to wear ci sono anche la maxi bag Nicoletta, la shopper Luisa in una nuova taglia più grande e gli avvolgenti occhiali da sole con montature squadrate o cat-eye.