“Oggi l’abbigliamento formale maschile è cambiato nelle forme e nei colori, l’uomo è pronto ad approcciare tonalità nuove, la giacca deve essere comoda come un maglione ma fornire un’immagine elegante. Tanto lavoro è stato fatto sia sui materiali che sulla costruzione degli abiti”. A dare la definizione del nuovo look tradizionale versione autunno/inverno 2024-25 è Giovanni Bianchi, AD e direttore ufficio stile Lubiam, azienda mantovana cui fanno capo i marchi menswear Luigi Bianchi e L.B.M. 1911.
“La collezione L.B.M. 1911 è caratterizzata da tanti colori tenui, abbiamo lavorato sul dettaglio, sui punti sartoriali che da sempre contraddistinguono il nostro prodotto – spiega il manager durante Pitti Uomo 105 -. Tante giacche, abiti e outerwear, un total look completo, sempre più vogliamo creare un mondo Luigi Bianchi Mantova. Stiamo spingendo molto sul cappotto, capo che si sta rinnovando nei colori, nei volumi, nelle forme, nelle costruzioni, sarà un must per la prossima stagione”.
La tendenza quiet luxury, oggetto anche del dossier pubblicato sull’ultimo numero di Pambianco Magazine, è da sempre parte del dna di Lubiam: “La ricerca del bello e del comodo è alla base dei nostri prodotti, sempre di più lavoriamo sulle fibre nobili. Ma il luxury è dato anche dal comfort che ricerchiamo nei materiali, è un connubio tra taglio e materiali, oltre ai colori che contraddistinguono le nostre collezioni”.
All’interno dello stand Lubiam è presente anche la collezione Luigi Bianchi Sartoria: “Più improntata sui caposcalla, sul formale, sul fatto a mano. Giacca e cappotto sono i capi principali ma la collezione è variegata, pensata anche per un consumatore più giovane”, conclude Bianchi.
L’azienda lombarda ha chiuso il 2022 a quota 45 milioni, in crescita del 18% rispetto all’esercizio precedente e punta a incrementare il fatturato del 25 per cento nel full year 2023. Sono in crescita sia il mercato interno, che vale il 55% del turnover, (+17%) che l’export (+32%); Usa, Canada, Spagna, Olanda e Svizzera sono i Paesi che hanno maggiormente contribuito allo sviluppo economico.