Secondo trimestre da record per Levi Strauss. Il produttore di denim statunitese, che controlla i marchi Levi’s, Dockers, Denizen by Levi’s e Signature by Levi Strauss & Co., tira un sospiro di sollievo dopo un intenso anno di pandemia di fronte ai dati dei mesi terminati lo scorso 30 maggio, archiviati a quota +156 per cento.
Un risultato che ha battuto anche le stime, più trattenute, degli analisti: nel quarter il gruppo ha registrato un fatturato da 1,28 miliardi di dollari (circa 1,08 miliardi di euro), superando gli 1,21 miliardi (1,02 miliardi in euro) su cui scommetteva Wall Street, come riportato da Refinitiv.
Se si pensa ai ricavi dell’analogo periodo dell’anno precedente, bloccati a 498 milioni di dollari (circa 420 milioni di euro), si tratta di un sensibile incremento che denota una positiva inversione di tendenza. Anche l’utile per azione è salito a 0,23 dollari (0,19 euro), ben al di sopra degli 0,09 (0,07) attesi.
L’utile, infatti, pari a 65 milioni di dollari (circa 54,88 milioni di euro) è in netto miglioramento nel trimestre, rispetto alla perdita di 364 milioni di dollari (307 milioni di euro) dell’anno precedente, quando il Covid imperversava in tutto il mondo chiudendo i negozi e limitando gli spostamenti.
“Mentre ci addentriamo nella seconda metà del 2021 – ha dichiarato il CEO Chip Bergh – siamo concentrati sull’emergere più forti con le nostre priorità strategiche, accelerando il nostro approccio direct-to-consumer e diversificando tra categorie, canali e aree geografiche”.
Da un punto di vista geografico, emerge come la ripresa di Levi Strauss abbia interessato tutti i mercati di riferimento, con America, Asia ed Europa rispettivamente a +153%, + 128% e 183%. Oltreoceano, in particolare, a trainare la ripresa delle vendite, ora in crescita del 3% rispetto al 2019, sono stati soprattutto gli Stati Uniti e le performance di Levi’s e Signature.
“Guardando al futuro, stiamo aumentando le nostre aspettative per ricavi e profitti”, ha affermato Harmit Singh, direttore finanziario del gruppo. “Il nostro bilancio rimane solido e continuiamo a restituire liquidità agli azionisti, con i dividendi ora tornati ai livelli pre-pandemia”.