È stato approvato da Ucina e Nautica Italiana il processo che porterà entro il 31 gennaio 2020 alla loro riunificazione in Confindustria Nautica, l’organizzazione che rappresenterà il comparto nautico nazionale.
Si tratterà di un “percorso articolato”, il cui primo passo è stato compiuto dalle assemblee di Nautica Italiana e Ucina, riunitesi il 18 e il 19 dicembre a Milano e a Genova, le quali hanno votato lo scioglimento di Nautica Italiana e il cambio di denominazione e il nuovo Statuto da parte di Ucina.
La “casa comune” sarà Confindustria e lo statuto resterà quello di Ucina, “integrato ovviamente con alcune modifiche richieste dai soci di Nautica Italiana, che sono state accolte e votate dall’assemblea dei soci Ucina”, si legge in una nota.
“Non meno di 45 aziende di Nautica Italiana – prosegue la nota – che rispettano i requisiti previsti da Confindustria dovranno aderire entro il 31 gennaio prossimo, secondo le modalità fissate dal ‘Protocollo di intenti per la riunificazione’, al fine di rendere operativo l’accordo che prevede l’affiancamento dei rappresentanti delle due associazioni”.
Saverio Cecchi, già presidente di Ucina, manterrà la carica supportato da Lamberto Tacoli, cui sarà affidato l’incarico di vice presidente vicario. Con la nomina del nuovo presidente e del team dei vice, che avverrà alla fine del periodo transitorio, i due diventeranno past president dell’organizzazione.