Richemont ha archiviato il primo trimestre dell’anno, chiuso lo scorso 30 giugno, registrando vendite a quota 3,74 miliardi di euro, in crescita del 12% sull’anno precedente. Al netto dei risultati dei rivenditori online acquisiti lo scorso anno, ovvero Watchfinder e Ynap, il colosso svizzero ha registrato una crescita del 6 per cento, sospinta in primis dall’incremento a doppia cifra registrato in Giappone e in Asia Pacific, soprattutto nella Cina continentale, cui si aggiunge la crescita high-single digit nelle Americhe. Crescite, queste, che hanno compensato la decrescita registrata in Europa, Medio Oriente e Africa.
A livello di canali, quello retail è cresciuto soprattutto grazie alle maison di gioielli (che sono cresciute in totale in doppia cifra) e, in misura minore, da quelle della categoria “specialist watchmakers”. Sul wholesale, invece, hanno pesato la gestione dell’inventario degli orologi e la razionalizzazione della distribuzione. Il canale online ha invece registrato una forte crescita in doppia cifra.