Nel 2021 il mercato globale dell’arte ha raggiunto 65,1 miliardi di dollari, meglio del 2019. Il rialzo dei tassi di interesse potrebbe influenzare il settore ma le ultime aste confermano la solidità degli investimenti nella fascia alta.
Due primati in un colpo solo per l’omaggio di Andy Warhol al mito di Marilyn Monroe venduto per 195 milioni di dollari da Christie’s a New York nell’asta del 9 maggio scorso. L’opera è diventata la più costosa del Novecento superando i 179,4 milioni di dollari registrati da “Les Femmes d’Alger (Version ‘O’)” di Pablo Picasso battuta nel maggio 2015 e supera anche il record detenuto finora da Jean-Michel Basquiat, quale artista americano più costoso, con “Untitled” aggiudicata in un’asta Sotheby’s nel 2017 per 110,5 milioni di dollari. L’omaggio di Andy Warhol al mito di Marilyn Monroe è un’opera che presenta una relativa serialità, ne esistono quattro versioni differenti per colore dello sfondo, tutte in mano a collezionisti privati, ma “Shot Sage Blue Marilyn” realizzata con la tecnica silkscreen da Warhol nel 1964, rimane quella più ricercata. Secondo indiscrezioni, l’opera non protetta da garanzie, è stata aggiudica ad un valore in linea con quelli raggiunti nelle transazioni private. Dal 1986 nella collezione di Thomas e Doris Ammann che l’avevano acquistata dal gallerista più potente al mondo Larry Gagosian che, ironia della sorte, dopo diversi rilanci in sala si aggiudica l’opera forse per conto di un cliente. L’arte ‘blue-chip’ La vendita ha aperto la stagione primaverile delle aste a New York, confermando la solidità dell’investimento, in particolare nel segmento dell’arte ‘blue chip’, ovvero quello di fascia alta, come era già avvenuto lo scorso marzo quando gli appuntamenti di Londra e Parigi avevano superato senza traumi e con risultati in linea alle stime le vendite in programma nonostante il difficile clima internazionale. Nell’attuale scenario per scongiurare gli eventuali invenduti le case d’asta puntano in misura maggiore alla dispersione di capolavori provenienti dalle collezioni private, parte di un cosiddetto backlog che hanno raccolto durante il lockdown e hanno preferito attendere momenti migliori per effettuare le vendite. Rientrano in questa strategia le opere affidate a Christie’s dagli eredi Ammann, quelle della collezionista Anna H. Bass e di Hubert de Givenchy senza dimenticare la rivale Sotheby’s che con la vendita della seconda tranche della Macklowe Collection ha raggiunto un controvalore complessivo pari a circa un miliardo di dollari. La collezione aveva due opere che superavano i 70 milioni di dollari e quattro con un valore pari a oltre i 50 milioni di dollari. Il volume d’affari generato dopo questi appuntamenti è stimato per Christie’s pari a 1,5 miliardi di dollari mentre per Sotheby’s è nell’ordine di 1,18 miliardi di dollari. Si tratta di cifre elevate, ma secondo Brooke Lampley, presidente e responsabile mondiale fine art di Sotheby’s “il mercato è in grado di assorbirle in quanto la qualità delle opere offerte in questa stagione troverà un bacino di acquirenti sano e robusto”. Il quadro macroeconomico attuale è tuttavia molto diverso rispetto a un mese fa. Deve fare i conti con il rialzo dei tassi d’interesse, che potrebbe influenzare le scelte future, in particolare nella fascia alta del mercato, ma nonostante ciò il mercato continua a registrare valori in crescita dopo un 2021 che si è chiuso con risultati superiori ai livelli pre-pandemici.
GLOBAL ART MARKET REPORT 2021
L’istantanea della sesta edizione del Global Art Market Report, pubblicato dal colosso delle fiere Art Basel con la banca d’affari UBS e realizzato dall’economista Clare McAndrew, ha infatti stimato in 65,1 miliardi di dollari (pari a 62 miliardi di euro circa, + 29% rispetto al 2020) il valore globale del mercato dell’arte a fine 2021, in crescita rispetto ai 64,1 miliardi di dollari del 2019. Questi risultati dimostrano che nonostante condizioni operative ancora difficili, le gallerie e le case d’asta si sono adattate con successo alla nuova modalità online e offline. Nel 2021 il rimbalzo per le case d’asta è stato favorito dall’ampliamento della clientela, con un volume stimato pari a 26,3 miliardi di dollari (+ 47%) che insieme alle private sale hanno portato il totale a 30,4 miliardi di dollari in aumento del 45% rispetto al 2020 e del 10% rispetto al 2019. Le piazze più importanti si confermano Stati Uniti, Cina e Regno Unito, con una quota che genera il 78% delle vendite totali. Sul fronte dei periodi storici, il Post-War & Contemporary genera il maggior volume d’affari (6,7 miliardi di dollari, + 42% su base annua). Dopo un calo del 20% registrato nel 2020, il segmento degli art dealer è tornato a crescere e ha raggiunto nel 2021 un volume stimato in 34,7 miliardi di dollari (+18% su base annua), un valore ancora inferiore al 2019. Uno degli sviluppi più significativi degli ultimi due anni sono state le vendite online che rappresentano il 20% del volume d’affari del mercato dell’arte e hanno messo a segno uno sviluppo del 7% a 13,3 miliardi di dollari. Nel report non poteva mancare una sezione dedicata al fenomeno che nel 2021 ha interessato in misura trasversale tutti i segmenti dell’economia, ovvero gli Nft (Non Fungible Token). Sdoganati dalle case d’aste tradizionali presentano valori ancora limitati: nel 2021 Christie’s ha totalizzato 150 milioni di dollari mentre Sotheby’s 80 milioni di dollari. L’analisi, realizzata con il contributo di NonFungible.com, piattaforma che traccia le vendite qualificate di Nft sulle blockchain Ethereum, Flow e Ronin, mostra una crescita esponenziale delle vendite di questi elementi a 11,1 miliardi di dollari da appena 30 milioni di dollari del 2020 con la maggior parte generata dai collectible (8,6 miliardi di dollari). Tra i motivi dello sviluppo il rapido aumento dei prezzi. Il rapporto mette in luce anche alcuni dei problemi legali che circondano gli Nft, tra cui il ‘wash trading’ (aumentare in modo artificioso il valore agendo su entrambi i lati della transazione), il riciclaggio di denaro e il furto di immagini e proprietà intellettuale degli artisti.