Lanvin punta a diventare redditizio entro il 2023, grazie a un nuovo piano di turnaround che include una spinta agli accessori e il ridimensionamento della sede di Parigi. È quanto emerge da un’esclusiva intervista di Wwd ad Arnaud Bazin, general manger della maison francese dallo scorso settembre, nominato insieme Grace Zhao (general manager Asia Pacific), dopo che a marzo 2020 il CEO Jean-Philippe Hecquet aveva lasciato l’azienda.
“Voglio continuare a costruire questo iconico brand di moda francese e mi piacerebbe vederlo rappresentato in tutto il mondo”, ha dichiarato Bazin. E riferendosi agli ultimi cinque anni di Lanvin, “non abbiamo performato come previsto, vogliamo mettere il marchio Lanvin e i clienti al centro dei nostri sforzi”.
L’azienda, che fa parte insieme a Wolford, St.John e l’italiana Caruso di Fosun Fashion Group, la divisione moda della conglomerata cinese Fosun International, sta cercando di rafforzare l’immagine della griffe per rivolgersi sia a clienti internazionali di lunga data che ai giovani, attingendo all’eredità della fondatrice Jeanne Lanvin, al logo e alla sua immagine di madre e figlia, alle tonalità blu associate al brand e allo store di Parigi, attualmente in fase di ristrutturazione. “Uno dei primi passi è chiarire l’identità del marchio per renderlo più attraente e desiderabile”, ha spiegato Bazin.
Un altro obiettivo importante sono gli accessori: il manager, infatti, punta alle scarpe da ginnastica, pelletteria e bigiotteria per portare la metà delle vendite – raddoppiando la loro percentuale delle vendite complessive, che si attesta intorno al 25% – con l’altra metà proveniente dal ready-to-wear femminile e maschile, sartoria, abiti da sera e da giorno. Oltre a ciò, il brand vuole focalizzarsi sulla Cina, paese in cui Lanivn è rimasto indietro e dove Bazin prevede di raddoppiare il numero di negozi da sei a 12.