Bilancio in forte calo per Lanvin che, nonostante il cambio al vertice creativo, non riesce a invertire la rotta. Secondo quanto riportato da Reuters, che cita fonti vicine all’azienda, la maison parigina avrebbe infatti archiviato il 2016 con vendite in calo del 23% a 162 milioni di euro (nel 2012, anno della massima espansione della griffe, il giro d’affari era di 235 milioni) e una perdita netta di 18,3 milioni, il primo rosso in circa un decennio, che si confronta con l’utile di 6,3 milioni del 2015. La perdita, spiega l’agenzia, potrebbe salire a 27 milioni di euro alla fine dell’esercizio in corso. “In contrasto con le performance stellari di Louis Vuitton o di Gucci – si legge su Reuters -, nei primi due mesi del 2017 le vendite di Lanvin hanno perso un ulteriore 32%”, performance che rifletterebbe lo scarso appeal delle collezioni disegnate da Bouchra Jarrar, nuovo direttore artistico dopo l’uscita di Alber Elbaz. In gennaio, la maison francese, fondata nel 1885, avrebbe inoltre affidato alla società di consulenza Long Term Partners un’analisi sulla performance dei diversi store, pronta a operare delle chiusure. Attualmente, in Francia, Lanvin ha un organico di 300 persone. Interpellati da Reuters, i vertici del brand e Jarrar hanno preferito non commentare.