Secondo trimestre al di sotto delle attese per Capri Holdings. Il gruppo a stelle e strisce a cui fanno capo Versace, Michael Kors e Jimmy Choo, lo scorso agosto passato per 8,5 miliardi di dollari (circa 7,9 miliardi di euro) nelle mani di Tapestry, ha chiuso il periodo con ricavi in flessione dell’8,6%, a 1,2 miliardi di dollari contro gli 1,4 del periodo analogo dell’anno precedente.
Dietro il rallentamento, la frenata dei consumi, specialmente oltreoceano, e le sfide connesse all’implementazione della piattaforma e-commerce di Michael Kors, “che avrà dei vantaggi a lungo termine ma un impatto negativo sui risultati trimestrali”, ha spiegato la società.
Nel periodo, il player ha inoltre visto l’utile lordo fermarsi a 832 milioni, in calo sui 951 milioni precedenti, mentre l’utile netto si è attestato a 90 milioni di dollari, ovvero 0,77 dollari per azione diluiti.
Per quanto riguarda le singole maison, Il fatturato di Michael Kors, valso 879 milioni, evidenzia una flessione del 9,7%, con ebit è sceso da 248 a 169 milioni di dollari. Versace ha visto un calo dell’11,7% (a cambi costanti) a 280 milioni di dollari, performance su cui ha pesato il -20% accusato nelle Americhe. In Asia la Medusa è cresciuta dell’1,7%, mentre in Emea ha registrato un -3,8%. L’utile operativo della maison italiana è passato da 62 a 35 milioni di dollari.
Jimmy Choo ha registrato una diminuzione del 9,2% delle vendite, pari a 132 milioni di dollari nel periodo, con una una perdita operativa da 9 milioni di dollari, dall’utile di 8 milioni del secondo quarter dell’esercizio precedente.
“Nonostante le sfide a breve termine – ha commentato il presidente e CEO John D. Idol – rimaniamo concentrati sull’esecuzione delle nostre iniziative strategiche, volte a una crescita sostenibile di lungo termine per Versace, Jimmy Choo e Michael Kors. I tre marchi del lusso continuano a fare breccia, come dimostrano gli 11,4 milioni di nuovi consumatori aggiunti nei nostri database, in crescita del 15% rispetto allo scorso anno. Questo riflette la forte brand equity e il valore dei nostri tre marchi iconici”.
La società non ha fornito indicazioni riguardo all’outlook sull’intero esercizio, dicendosi in attesa della finalizzazione del deal con Taprestry, il cui closing dovrebbe coronarsi entro il 2024.