Confindustria Veneto nella sua indagine congiunturale sul secondo trimestre 2006 registra un incremento degli investimenti in innovazione e l'aumento delle esportazioni (+40,3%). Crescono la produzione industriale (+2,7%), gli ordini totali (+3,4%) e le vendite all'estero (+2,9%), mentre la variazione della produzione industriale si assesta a un +2,7% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. Anche i dati del centro studi di Unioncamere confermano che l'industria veneta è tornata a crescere, segnando un incremento della produzione industriale pari al 3% annuo e al 3,4% rispetto al trimestre precedente.
Sotto il profilo territoriale, è l'area di Belluno a registrare la dinamica più positiva (+7,8%), seguita da Verona (+4,7%) e Treviso (+4,3%). Tira il fiato il distretto dell'occhialeria (11.200 addetti e un fatturato di 1.420 milioni). Se resta ancora complicata la situazione per chi non ha risolto i problemi strutturali, volano in termini di produzione e fatturato i giganti dell'occhiale come Luxottica, Safilo, DeRigo, Allison e Marcolin. «Il comparto che si è trovato negli ultimi anni in concorrenza con il mercato asiatico ha saputo tenere duro», spiega Michele Aracri, ad di DeRigo vision, società con fatturato netto consolidato di 150,5 milioni nel primo trimestre 2006 (+15%).
Sul fronte delle calzature, ha puntato sull'innovazione il gruppo Geox (445 milioni di fatturato 2005, il 34% in più previsioni 2006 di 600 milioni), che ha ideato soluzioni tecniche protette da 30 brevetti. Qualità, innovazione e cura dei particolari sono le parole chiave anche di Morellato, gruppo padovano della gioielleria, settore che ancora fatica a evidenziare netti i segni di ripresa (-9 4% nel secondo trimestre 2006).
Il settore tessile e dell'abbigliamento, infine, non può ancora definirsi in ripresa, in termini generali, registra trend positivi per chi produce qualità. «La concorrenza dell'Est ha spinto i nostri imprenditori a concentrarsi su ambiti di mercato qualificati, ma sempre più ristretti», spiega Stefano Sassi, AD del gruppo Marzotto: «per affrontare questa concorrenza sfrenata occorre lavorare nei processi di riorganizzazione oppure concentrarsi in una nicchia di mercato con prodotti di alta qualità».
Estratto da Il Mondo del 10/11/06 a cura di Pambianconews