La moda continua a parlare via podcast. Il fenomeno dei talk online ha attraversato momenti di grande affluenza, soprattutto durante il lockdown, ma anche dopo l’emergenza sanitaria i fashion brand continuano a sperimentare. Stories e dirette Instagram seguite da mini-video di TikTok e dalla meteora di Clubhouse hanno indubbiamente aumentato la presenza di conversazioni sulla moda, i podcast però sono riusciti a ritagliarsi uno spazio diverso. La forza del mezzo risiete nella possibilità di approfondire argomenti più strutturati, magari realizzando una serie incentrata su uno specifico argomento.
È il caso di Tommy Hilfiger che ha appena lanciato ‘The invisible seam: unsung stories of black culture and fashion”, podcast in 5 episodi sul ruolo della black culture nella storia della moda americana. A partire dal 20 aprile, ogni settimana vedrà l’arrivo di un nuovo podcast condotto da Kimberly Jenkins della Ryerson University di Toronto, fondatrice del database The Fashion and Race. Sono previsti interventi di designer, accademici, storici della moda, curatori museali, artisti e stylist. Difficile riuscire a racchiudere contenuti di questo tipo in uno short video su TikTok.
Anche il mondo dell’editoria non resta in silenzio. I podcast di Business of Fashion realizzati dal CEO Imran Amed e le ‘Creative Conversations’ della nota fashion editor Suzy Menkes sono solo la punta dell’apice di una mondo in fermento. In Italia Vanity Fair ha lanciato la serie ‘Modestamente’ in cui il fashion editor Federico Rocca intervista personalità di spicco del settore proponendo. Ogni episodio si interroga su argomenti quali: “Perché i vestiti firmati costano così tanto?”, “Quanto inquina la moda?”, “La moda, oggi, può fare a meno dei social?”, “La moda è arte?”. Dalle pillole audio della giornalista Mirella Milani è nato i libro ‘Fashion Confidential’, intitolato proprio come il podcast.
Maison del lusso come Dior, Chanel e Gucci hanno investito molto nei podcast, così come i retailer, Matches Fashion ha dato spazio a conversazioni tra fashion designer come Gabriela Hearts e Roksanda e artiste in vari campi della cultura. Abbondano inoltre i focus sulla sostenibilità; ‘Conscious Chatter’, ‘Sustainably Influenced’, ‘Pre-LovedPodcast’ sono solo alcuni esempi.