La rivoluzione continua. Perini Navi riparte con nuove ‘vele’ sotto la proprietà firmata famiglia Tabacchi (ex Salmoiraghi&Viganò). Dopo aver sottoscritto l’anno scorso, attraverso la holding Fenix, un aumento di capitale da 27 milioni di euro finalizzato al rilancio, la famiglia veneta è ora salita al 75% del capitale azionario, dal precedente 49,99%, del cantiere di Viareggio, con un investimento di altri 13 milioni di euro. A traghettare i Tabacchi alla maggioranza c’è Edoardo, figlio di Dino e oggi vice presidente di Perini Navi, che ha definito questa fase “una grande evoluzione nel segno della continuità”. “Tutto è nato da un incontro con il fondatore Fabio Perini -, ha spiegato Tabacchi – il progetto di rinascita del cantiere prevedeva un assetto paritetico delle nostre due famiglie con la possibilità, dopo un anno, di incrementare la nostra partecipazione. Il cammino, insomma, era già stato tracciato”.
Tra le priorità affrontate della ‘nuova’ Perini Navi c’è stata fin da subito l’esigenza di inserire alla guida una figura che conoscesse a fondo il business della nautica ed è per questo che, già un anno fa, è stato ufficializzato l’ingresso di Lamberto Tacoli, nominato presidente e AD, al quale è stata poi affiancata una squadra manageriale che Tabacchi ha definito “forte e giovane, stretta in un unico team”.
La seconda urgenza fronteggiata dal cantiere toscano, che ha fatto la storia della nautica mondiale, ha riguardato il prodotto. “Abbiamo sentito la necessità di un cambiamento, ovvero di unificare l’azienda sotto un unico brand: barche a vela e a motore tutte sotto il marchio Perini Navi. E individuare una gamma che fosse vincente sul mercato e allargarla”. Al Monaco Yacht Show, andato in scena qualche settimana fa, Perini Navi ha presentato una gamma di prodotto completamente rinnovata, ma in continuità con la tradizione del cantiere, costituita da tre linee di yacht a motore che affiancheranno la produzione di imbarcazioni a vela incentrata sul progetto E-volution, già lanciato con la prima unità di 42 metri.
“Oggi abbiamo la fortuna di poter contare su tre siti produttivi – ha aggiunto Tabacchi – a Viareggio, a La Spezia e nei pressi di Istanbul, in Turchia. Il business sta ripartendo, al momento abbiamo in costruzione 6 barche (3 a vela e 3 a motore). L’obiettivo è quello di vendere 3 barche all’anno raggiungendo, nel medio periodo, un valore della produzione intorno ai 130-140 milioni di euro”.
Il 2017 per Perini Navi si è chiuso con un valore della produzione intono ai 40 milioni di euro con la previsione per il 2018 di arrivare ai 70 milioni mentre il ritorno all’utile è atteso per il 2019.
Nel 2018, intanto, è tornata in vita la Perini Navi Cup, la manifestazione organizzata in collaborazione con lo Yacht Club Costa Smeralda che si è tenuta a fine settembre. “È stata un’edizione memorabile, mi piace considerarlo come l’evento della rinascita”, ha concluso Tabacchi. “Si è trattato di un importante appuntamento per celebrare il raduno di questa grande famiglia e per il quale il nostro team ha lavorato assiduamente per 6 mesi. La tre giorni ha visto la partecipazione di 21 delle nostre navi, su un totale di 63 costruite, coinvolgendo molti armatori che hanno voluto conoscere più da vicino la nuova Perini Navi”.