Risultati semestrali in calo per Swatch Group, controllante, tra gli altri, dei marchi Swatch, Omega, Tissot e Longines, che nei primi sei mesi del 2019 ha registrato un giro d’affari in calo del 3,7% a 4,08 miliardi di franchi (circa 3,6 miliardi di euro). A livello operativo, l’ebit ha registrato una contrazione del 13% a 547 milioni di franchi, mentre l’utile netto è sceso a 415 milioni, contro i 468 milioni del primo semestre 2018 (-11,3 per cento). I dati sono comunque superiori alle attese del mercato, che si aspettava un risultato ante imposte di 529 milioni e un profitto di 405 milioni.
A livello geografico, spiega la nota del gruppo guidato da Nick Hayek, la performance della Cina Continentale, del Giappone e degli Stati Uniti è stata positiva “in tutti i segmenti di prezzo”, mentre sulle vendite a Hong Kong, uno dei mercati chiave per l’orologeria svizzera, ha pesato la crisi sfociata in manifestazioni di piazza (il calo è stato di oltre il 10 per cento). Inoltre, continua Swatch Group, “nella prima metà del 2019 sono state intraprese misure contro i player del mercato grigio, soprattutto in Europa, nel Middle East, nell’Europa dell’Est e in Sud America, portando, nell’immediato, a un impatto negativo sulle vendite. Nel lungo termine, questo porterà a risultati positivi sui maggiori mercati”.
“Le iniziative intraprese per contrastare il grey market sono incoraggianti – ha dichiarato a Bloomberg Jon Cox, analista di Kepler Cheuvreux -. Bisogna creare una percezione di scarsità nel segmento degli orologi di lusso, altrimenti diventano una commodity”.
In mattinata le azioni di Swatch Group sfioravano un +5% alla Borsa di Zurigo.
Il colosso di Bienne si aspetta una forte crescita nella seconda metà del 2019 (“grazie alla forte domanda registrata nei mercati importanti”) e di chiudere i 12 mesi in progressione.