Niente è per sempre, letteralmente. Lo storico marchio di abbigliamento L.L. Bean ha deciso di rivedere le proprie politiche inerenti i resi in negozio. Da sempre, l’etichetta americana era famosa per la disponibilità ad accettare restituzioni dei propri capi anche a dieci anni dall’acquisto; pochi giorni fa, in una lettera diretta ai consumatori pubblicata sulla pagina Facebook del brand, il CEO Shawn O. Gorman ha comunicato il cambio di rotta. L’atteggiamento di alcuni clienti, che hanno riportato negli store indumenti visibilmente usati nel lungo periodo, ha fatto si che L.L. Bean abbia ridotto a un anno il tempo massimo dei resi, valutando con i clienti eventuali proroghe per casi specifici.
L.L. Bean, brand conosciuto soprattutto per le sue proposte outdoor, sarebbe in procinto di sbarcare anche nel Belpaese dopo alcuni test in selezionati punti vendita prima dell’espansione nel 2018: “Un anno fa, dopo un lavoro lunghissimo di contatti e accordi siamo riusciti a portare in Italia questo bellissimo marchio, fondato a Freeport nel Maine nel 1912 da Leon Leonwood Bean”, ha raccontato ad Affari & Finanza Giovanni Cecchini che, insieme a Angelo Tarfanelli, guida Asap, società che distribuisce in Italia alcuni marchi internazionali.
“Il mercato italiano è importante per il gruppo – ha dichiarato alla testata economica il vicepresidente internazionale Nick Wilkoff – perché condivide con noi sia l’interesse per una vita a contatto con la natura sia l’amore per i prodotti di qualità. In più, per una selezione di cappotti e maglioni, usiamo lane e tessuti dei migliori marchi made in Italy”.