Le continue performance sottotono di Victoria’s Secret portano gli investitori a chiederne una scissione dal gruppo L Brands, che non ne esclude a priori la possibilità. James Mitarotonda, CEO dell’hedge fund Barington Capital, che, come si legge sulla Cnn, detiene una piccola quota di L Brands, avrebbe suggerito a quest’ultima, tramite una lettera inviata al CEO Leslie Wexner, di fare uno spin-off di Victoria’s Secret, in quanto i suoi risultati hanno inciso, e continuano a incidere, negativamente sulle performance generali del gruppo. Separandolo, ha suggerito il manager, si avrebbe infatti maggiore possibilità di riportarlo in carreggiata, anche a favore di un ulteriore potenziamento di Bath & Body Works, l’altro marchio del gruppo, il cui vero potenziale non sarebbe mai stato realizzato a causa proprio della presenza ingombrante del brand degli angeli.
L Brands, tramite un comunicato ufficiale, ha confermato la ricezione della lettera e ha dichiarato: “L Brands accoglie favorevolmente le comunicazioni con i nostri azionisti e gli input che possono incentivare il nostro obiettivo di migliorare lo shareholder value”.
“L Brands – ha proseguito la nota – si impegna a creare uno shareholder value a lungo termine attraverso la crescita, il rafforzamento delle performance finanziarie e la creazione di un posizionamento di rilievo, e continueremo a intraprendere azioni che riteniamo ci consentiranno di raggiungere questo obiettivo”.
Nel 2018, L Brands ha registrato vendite nette a quota 13,237 miliardi di dollari (circa 11,63 miliardi di euro), in aumento rispetto ai 12,632 miliardi del 2017. Ma, a contribuire alla crescita, è stato soprattutto il brand Bath & Body Works, che ha chiuso a 4,631 miliardi (4,148 nel 2017), mentre Victoria’s Secret ha registrato vendite per 7,375 miliardi, in lieve calo rispetto ai 7,387 dell’anno precedente, confermando il trend negativo degli ultimi trimestri. Non solo, per l’anno in corso il brand ha in programma la chiusura di 53 negozi, contro i 30 dello scorso anno.