Procede a passo spedito l’attività di Kering Eyewear, il luxury brand di occhiali di proprietà del colosso francese di François Pinault che, a quattro anni dalla sua fondazione, ha guadagnato il titolo di azienda più “visionaria” secondo l’Accessories Council di New York. A riportarlo è il settimanale Affari&Finanza.
Dopo aver concluso un 2018 che ha superato le aspettative, registrando ricavi consolidati pari a 391 milioni di euro (495 milioni prima dell’eliminazione dei costi delle vendite e delle royalties infra-gruppo pagate alle maison del Gruppo), il marchio eyewear di lusso guidato da Roberto Vedovotto, ex numero uno di Safilo, si accinge ad affrontare la prossima sfida: raggiungere quota 600 milioni entro la fine dell’anno, con la complicità del debutto delle montature Balenciaga e delle new entry elvetiche Cartier e Montblanc.
Il gruppo Richemont, a capo di queste ultime, ha infatti firmato una partnership strategica con Kering Eyewear nel 2017, di cui è diventato socio di minoranza acquisendo il 30% del capitale. Non si esclude che a breve verrà avviata la produzione della linea di occhiali di altre griffe della Compagnie, tra i quali spiccano Chloé, Dunhill e Alaïa, come ventilato da A&F.
A trainare i ricavi del brand eyewear di Kering, che ad oggi realizza occhiali da sole e montature da vista di 15 marchi e che ha chiuso il primo trimestre del 2019 a +23%, rimane Gucci, seguita dalle buone performance di Cartier, Montblanc e Balenciaga.
Intanto, l’azienda con base a Padova si prepara ad entrare nella produzione rilevando una quota di Trenti Industria Occhiali, l’occhialeria bellunese di proprietà della famiglia Da Rin.