K-Way ha chiuso il 2017 registrando vendite aggregate per 60,4 milioni, in crescita del 12,1% sull’anno precedente. Come riporta Affari&Finanza, tra i mercati più rilevanti del brand che fa capo a BasicNet c’è l’Italia, dove hanno casa ben 29 dei 46 negozi, tra monomarca e shop-in-shop, del marchio. Anche l’estero, però, gioca il proprio ruolo. “In Francia siamo per ora a 14 monomarca tra aperti e in apertura, ne abbiamo uno strategico a Londra in Covent Garden e siamo ben piazati anche in Corea. E cresciamo organicamente su tutti i canali di vendita: retail, wholesale e online”, ha raccontato al giornale Lorenzo Boglione, vice presidente dell’azienda di famiglia.
E se da un lato crescono le vendite, dall’altro frenano le collaborazioni. “Con K-Way siamo stati tra i primi ad adoperare il co-branding: poi è diventata una scelta quasi ovvia, e allora abbiamo deciso di ridurre certe operazioni al minimo. Il pubblico – ha continuato il manager – si è abituato a questa forma di linguaggio, e ormai ti giudica in base ai nomi con cui ti ‘accoppi’. Non vogliamo rischiare che il nostro messaggio venga distorto, quindi abbiamo preferito prendere le distanze”. Tra le collaborazioni passate di K-Way, quelle con N°21, Versus Versace e Marc Jacobs.