Jack Wolfskin approda per la prima volta a Pitti Uomo, accendendo i riflettori su entrambe le anime della sua offerta, l’outdoor tecnico e le proposte lifestyle. Ambasciatrice del mondo escursionistico è Discovery, linea sviluppata in collaborazione con Eric Larsen. I capi, come la Expdn 3L Jkt o la Expdn Down Jkt offrono un sistema di stratificazione all’avanguardia per la protezione e la gestione dell’umidità, studiato appositamente per gli ambienti estremamente freddi. La collezione Ski Touring include invece capi per lo sci-alpinismo, per i quali il concetto di ‘Textile to Textile’ favorisce un’economia tessile circolare: il materiale esterno è infatti realizzato con indumenti usati. La membrana della giacca è realizzata con i ritagli del processo di produzione e viene reinserita nel ciclo produttivo in chiave zero waste. Quanto al lifestyle, protagoniste in Fortezza da Basso sono le proposte Urban Entdeckung.
“Jack Wolfskin ha oggi una distribuzione che tocca 40 mercati – ha spiegato Massimo Carnelli, Director Sales South Europe and New Markets -. Presidiamo tutti i canali di vendita: e-commerce, wholesale e retail, diretto o in franchising”. Il brand nato in Germania nel 1981 conta 400 punti vendita monomarca nel mondo. A farla da padrone sono il mercato tedesco e quello cinese, ma non mancano le vetrine italiane (sei, nel nord Italia). “Siamo al lavoro per potenziare i mercati dell’Europa meridionale, mentre il Sud America rappresenta un’area di nuovo approdo dal grande potenziale”, ha aggiunto Carnelli.
Dopo il boom dell’immediato post-pandemia, il 2023 è stato per il brand un anno di normalizzazione e consolidamento, seppur in crescita. Tra i fattori sfidanti anche il clima, che da tempo guida lo sviluppo di collezioni dai pesi più ridotti, come l’outdoor tecnico light hiking, per i mercati più caldi.