Intesa, azienda del Gruppo IBM che da oltre 30 anni supporta i propri clienti nella trasformazione digitale dei processi aziendali, ha ottenuto l’accreditamento AgID come service provider. Grazie a questo riconoscimento, l’azienda, già accreditata come identity provider AgID da marzo 2017, da questo momento potrà non solo rilasciare le identità Spid, ma anche erogare a 21 milioni di utenti i propri servizi mediante processi di identificazione basati su Spid.
L’annuncio arriva a pochi giorni da InTrust Day 2021, l’evento annuale dell’azienda la cui seconda sessione sarà dedicata proprio al tema di Spid e dell’identità digitale. Intesa, infatti, da tempo si occupa di riconoscimento da remoto e identità digitale, proponendo soluzioni di business per il digital & self onboarding e contribuendo in modo significativo allo studio e all’evoluzione dei servizi digitali correlati: Intesa è infatti partner dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano e protagonista del progetto O-KYC, insieme a CeTIF Advisory e in collaborazione con le Authority, Cherry Chain e IBM.
“Con questo ulteriore passo – commenta Giuseppe Mariani, General Manager di Intesa – la società rinnova il proprio obiettivo di essere sempre più il punto di riferimento nell’innovazione delle soluzioni di riconoscimento digitale e un interlocutore di fiducia per chi vorrà sfruttare Spid quale abilitatore di processi di business evoluti. Una delle sfide per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale nei prossimi mesi, infatti, sarà proprio la semplificazione dell’accesso ai servizi digitali: questa innovazione avrà sicuramente un impatto positivo e permetterà di risolvere significativi gap, promuovendo una società più equa e inclusiva”.
Per Intesa la certificazione di service provider significa aggiungere ulteriore valore alla customer experience delle soluzioni: potendo contare su circa 21 milioni di identità digitali attive, infatti, Intesa potrà creare procedure di riconoscimento e onboarding a norma, integrando anche altre informazioni valide per il riconoscimento certo dell’utente, quindi anche a fini di Know Your Customer.
Oggi i concetti di ‘customer experience’ e di ‘relazione a distanza’ hanno assunto una nuova rilevanza e diffusione. L’accreditamento a service provider è un ulteriore passo verso la valorizzazione del modello Spid: arricchire i dati condivisi tramite SPID, integrarli con informazioni aggiuntive e diffondere una maggiore consapevolezza dell’utilità di questi sistemi è la prima strada da percorrere per potenziare l’identità digitale in Italia e a livello europeo.