Interfashion Spa passa di mano. L’azienda di Rimini, che faceva parte del gruppo Stefanel e che dal 1992 è specializzata nella produzione e distribuzione di abbigliamento gestendo negli anni licenze del calibro di Closed, Marithé + François Girbaud, GGigli e I’m Isola Marras, è stata acquisita totalmente da Strava Srl, realtà costituita da Giuseppe Stefanel, a capo della finanziaria Isidora Srl, Giulio Corno, amministratore e fondatore del gruppo Triboo Spa e Alberto Vacchi, Amministratore Delegato e Presidente del Consiglio di Amministrazione di IMA Spa.
“Il nuovo corso dell’azienda è all’insegna della continuità – ha spiegato Alessandro Cavalieri, Direttore Generale di Interfashion – e la figura di Giuseppe Stefanel ancora con noi è il simbolo di questa prosecuzione. Abbiamo confermato tutti i manager a capo delle diverse divisioni, l’ufficio comunicazione e confermato è anche il nostro grande showroom di Milano in via Tortona. Dal punto di vista del prodotto, invece, il nostro obiettivo ora è quello di rafforzare il dna del nostro marchio High”.
La “nuova” Interfashion, che conta circa 110 dipendenti, punterà infatti su High – Everyday Couture, brand femminile del segmento high fashion lanciato nel 2006 e caratterizzato da “qualità, attenzione ai dettagli e design originale”, come spiga Cavalieri. L’azienda attualmente ha una forte connotazione internazionale (l’export è intorno al 90%), “soprattutto europea con in cima il mercato francese e quello tedesco. Buoni risultati si stanno registrando anche in Benelux e Spagna. Tra i nostri obiettivi c’è certamente quello di consolidare anche il mercato italiano. High è distribuito attraverso il canale wholesale (che genera circa il 68% dei ricavi) con 500 doors mentre il canale retail è formato da 20 negozi monomarca (tra cui 9 in Francia, 5 in Germania e 3 in Polonia). Puntiamo a migliorare la performance di tutti i canali”.
Interfashion ha chiuso il 2022 con un fatturato intorno ai 26 milioni di euro e “per il 2023 – ha concluso Cavalieri – prevede una crescita moderata single digit mentre incrementi più importanti li immaginiamo per il triennio 2024-2026. Il focus è ora concentrarci su una crescita interna, ma non escludiamo futuri progetti esterni come nuove acquisizioni o licenze, se in linea con il dna aziendale”.