Instagram sperimenta una nuova modalità di monetizzazione per i content creator. La app di proprietà di Meta ha appena introdotto la possibilità di proporre agli utenti un abbonamento a pagamento per usufruire di contenuti esclusivi. Per il momento, il servizio è in fase di test negli Stati Uniti. Gli abbonati possono avere accesso a comunicazioni, video live e Stories non aperte a tutti gli utenti. Inoltre, gli abbonati sono riconoscibili attraverso un badge che distingue i loro direct messages e commenti dagli altri. Gli utenti abbonati che condivideranno i contenuti esclusivi con altri infrangeranno la policy di Instagram e saranno puniti con la revoca dei privilegi dettati dalla membership e altre misure.
Attualmente è possibile abbonarsi ad appena dieci content creator degli Stati Uniti: l’attore Alan Chikin Chow, la giocatrice di basketball Sedona Prince, l’astrologa Aliza like Ibiza, l’attrice Kelsey Cook, l’atleta Jordan Chiles, il modello Jack Jerry, l’artista Bunny Michael, i digital creator Don Allen Stevenson III, Lonnie IIV e Elliott Norris. I creator coinvolti contano un numero di following che va dai 62mila ai 571mila utenti. Il progetto non sembra quindi coinvolgere solo i mega-influencer da milioni di follower. Sono i creator a scegliere il costo degli abbonamenti, da uno fino a 100 dollari al mese. Per il momento Instagram non prende una percentuale per sé.
La mossa è coerente con la strategia messa in atto da Meta: supportare il più possibile i creator. Lo scorso anno il colosso di Zuckerberg ha promesso di far fruttare un miliardo nel 2022. Gli abbonamenti per i fan sono già attivi su Facebook e gli Affiliate Shops hanno di fatto trasformato gli account dei creator in veri e propri store online. “Sono entusiasta – ha scritto Zuckerberg via Facebook – di continuare a costruire strumenti per i creator che si guadagnano da vivere facendo un lavoro creativo e di mettere presto questi strumenti nelle mani di più creativi”. Gli altri social network non stanno a guardare. Clubhouse ha rivelato che sta pensando a un modello di abbonamento simile, mentre Twitter sta già testando i superfollow: “La funzionalità di superfollow consente ai follower più attivi di aiutare i creator a guadagnare denaro per i contributi pubblicati da quest’ultimi su Twitter. Quando un creator offre un abbonamento di superfollow, i suoi superfollower possono vedere i Tweet bonus che sono stati creati appositamente per loro. I superfollower ricevono appositi badge che vengono visualizzati accanto a tutte le loro risposte al creator che superseguono, consentendo loro di distinguersi nella conversazione”.
L’introduzione degli abbonamenti per gli utenti Instagram potrebbe cambiare considerevolmente le relazioni tra utenti, content creator e aziende. Basti pensare che oltre al numero di follower e di interazioni (visualizzazioni, like e commenti) anche la somma degli abbonati potrebbe influenzare la scelta dei brand di investire o meno su un profilo. Parallelamente gli influencer sarebbero spinti a ideare contenuti sempre più allettanti per attrarre maggiori abbonati e, di conseguenza, aziende partner.
Ormai da tempo i semplici like non bastano più.