Non è più solo un e-commerce. Secondo la ricerca dell’agenzia di search marketing Find, in collaborazione con Duepuntozero Doxa, gli italiani consultano più Amazon (77%) che Google (66%) nella ricerca di informazioni sui prodotti prima dell’acquisto. Inoltre, la maggior parte di quelli che hanno fatto ricerche su Amazon prima dell’acquisto, non hanno comperato in realtà sul sito del colosso di Seattle, ma hanno fatto shopping su un altro e-commerce.
Questo dimostra come Amazon stia diventando un motore di ricerca a tutti gli effetti, anzi il suo ruolo è sempre più ibrido come sembra sottintendere Marco Loguercio, fondatore e CEO di Find, riportando le parole di un consulente: “Ci sono alcuni importanti retailer statunitensi che hanno una propria presenza su Amazon non perché interessati a spingere le vendite online, anzi i volumi di transazioni sono complessivamente marginali, ma perché quella presenza è a supporto delle vendite nei loro negozi. E hanno i dati per dimostrarlo”.
La ricerca, realizzata a fine 2017 e aggiornata a maggio 2018, sovverte il modo di considerare il gigante di Jeff Bezos, da sempre ritenuto una destinazione finale (navigo online, oppure provo il prodotto in negozio, e poi lo compro su Amazon perché costa meno). Si legge infatti nelle conclusioni della ricerca: “È un dato assodato che Amazon sia un player di livello assoluto nel cosiddetto ‘ultimo miglio’, quando ormai si sa che si vuole acquistare ma si deve decidere dove. Meno scontato il fatto che lo sia anche in altre fasi del percorso d’acquisto, soprattutto nelle fasi iniziali, quando le idee sono ancora poco chiare e conta molto la capacità di scoperta”. Il gigante dell’e-commerce acquista quindi il ruolo di influencer, cioè di influenzatore degli acquisti che vengono poi fatti altrove, e mina in questo campo quello che è da anni il leader del search, Google.
I social network invece risultano poco utilizzati in vista di un acquisto.